Un vasto movimento culturale: il Rinascimento
Il nuovo clima, culturale e sociale, istauratosi nel Trecento, apre la via al Rinascimento. Punto di partenza di questo vasto movimento culturale sono le città italiane, in particolare Firenze, dove intellettuali ed artisti riscoprono e riportano in
vita i valori del mondo antico. In uno spazio di tempo sorprendentemente breve – meno di due generazioni – i maestri fiorentini compiono un prodigioso rinnovamento delle arti: Masaccio introduce la prospettiva nella pittura, Donatello scolpisce il corpo umano ispirandosi alle proporzioni delle statue greche, Brunelleschi riporta l’architettura alle forme classiche. Le concezione dell’arte fiorentina risalgono l’Italia e si diffondono in tutta Europa divenendo dottrina: gli artisti italiani sono contesi dalle più ricche corti europee.
Il motivo dominante dell’arte del primo Rinascimento è la scoperta della forza e della bellezza insite nell’essere umano. Là dove il Medioevo idealizzava la meditazione e la penitenza, il Rinascimento idealizza l’azione e la conquista. La rappresentazione dell’uomo attraverso il ritratto e il nudo ideale, abbandonata dalla pittura per e dalla scultura per un intero millennio, ritorna in auge. L’interesse della letteratura si volge a temi nuovi, non più esclusivamente religiosi, ma anche mondani. Prende sostanza il pensiero scientifico mentre si afferma la borghesia, forza politica e sociale innovatrice nel governo delle città e degli stati.