Gatto con gli Stivali – Saggio Teatrale
Sabato 23 giugno 2012, presso il teatro comunale Di Jorio ad Atessa, saggio teatrale finale della classe di teatro, per l’anno accademico 2011/2012 dell’Accademia Ars Antiqua, diretta dall’insegnante Isabell Presenza.
Una rappresentazione teatrale in uno stile semplice ed espressivamente moderno, lineare, personale, a scena aperta.
Uno stile fresco come fresca l’età degli attori ed attrici. Due ragazze: Laura Pagliuca e Cecilia Porreca e due ragazzi: Giacomo Di Vincenzo, Andrea Di Croce, che hanno presentato una versione del "Gatto con stivali" molto coinvolgente. Il pubblico ha potuto assistere ai cambi di scena, all’impronta. Si comincia fra gli spettatori, fra il pubblico sui palchi, attraversando la platea, narrando antefatto e prefazione, per finire in palcoscenico a sipario aperto.
E l’insegante Isabell Presenza non era dietro le quinte, ma fra il pubblico.
La scenografia? Il pubblico stesso tutt’uno con gli attori. Coinvolto ed attratto dalla novità dello scenario aperto che ha concentrato l’attenzione sugli attori e sullo svolgimento della storia.
Gli attori protagonisti a tutto tondo, totalmente padroni del palcoscenico, senza soluzione di continuità nei cambi istantanei dei personaggi, dei pochi ma essenziali e significativi costumi e oggetti scenici.
Immediatamente si è avvertita la freschezza ideativa; la spigliatezza, la disinvoltura, segno di conoscenza, analisi e studio dei personaggi. La scioltezza nel rispetto dei ritmi e dei tempi teatrali, che non hanno concesso distrazione agli spettatori. Un linguaggio personale e personalizzato, all’insegna della ricerca di una essenzialità dialogica che desse il senso alla comprensione della storia. Il gesto, la mimica, il movimento, lo spazio scenico occupato interamente ha parlato più che le parole. Un gatto con gli stivali concentrato di situazioni piacevolmente ironiche. Atteggiamenti mimici degli attori da cui traspariva la gioia del recitare! Ciò ha consentito una compartecipazione alla ilarità di alcune scene, diretta, piena, del pubblico . Simpatia e adesione completa allo svolgersi trascinante dello spettacolo teatrale.
Un gatto con gli stivali che, in un tempo relativamente breve, circa trenta minuti, ha regalato un saggio teatrale originale, inconsueto, brioso, assolutamente privo di sovraccarichi fronzoli, ricco di vivacità espressiva.
Alla fine della rappresentazione teatrale l’insegnante della classe di teatro, Isabell Presenza, ha espresso un commento, invitando il pubblico a leggere il piccolo foglio consegnato agli spettatori prima che lo spettacolo iniziasse.
Era questo:
Da una intervista dell’ 08.11.2007 ad Eugen Drewermann, psicoterapeuta e teologo tedesco, sulla critica sociale delle favole. (tradotto in italiano da Isabell Presenza)
Giornalista: Il gatto con gli stivali è stato scritto come una caricatura del mercantilismo nel tempo di Luigi XIV. Quanto è attuale questa favola oggi?
Drewermann: Si tratta di una satira. Esso non descrive qualcuno che fallisce al sistema, ma piuttosto uno che scivola con dita agili come su una tastiera oltre le regole per arrivare a scopi sempre superiori. Si tratta di un sistema in cui il gatto con gli stivali, sotto costante paura della morte, impara a sfruttare le debolezze del suo prossimo, tutto quello che lui vince, non lo consuma per se stesso, ma lo usa per farlo diventare un capitale, che da solo si moltiplica. Il gatto apprende che il denaro investito è più redditizio, quando include un patto con i potenti. Così va dal re e gli vende i fagiani e pernici che lui ha cacciato.
Al contrario è la saggezza di Charles Perrault alla corte di Luigi XIV, che dice che i potenti non si possono definire altrimenti che in una coalizione con i ricchi.
Questa diabolica alleanza è diventato così di moda oggi che la troviamo in ogni notizia sulla borsa e nel guardare le notizie degli affari politici.
Quanto costa diventare Presidente degli Stati Uniti? Lo stiamo vivendo proprio adesso, come i concorrenti elettorali attivano i loro sponsor. Duecentocinquanta milioni di dollari sono il minimo per poter diventare un presidente. E’ possibile acquistare tutto in questo sistema.
Questo mondo del gatto diventato crudele per paura della morte è la storia del gatto con gli stivali. Si conclude in modo grottesco e comico, ma ha una serietà amara. Dovremmo svegliarci quando la leggiamo, per primo ridere di essa a crepacuore ma poi tirare le giuste conclusioni. Questo sistema è ridicolo".
Una riflessione per comprendere il lavoro svolto ed il significato della scelta rappresentativa, quindi. Ed Isabell Presenza ha continuato così: "Gli allievi hanno fatto totalmente da soli, dopo aver conosciuto e studiato la storia in tutti i suoi aspetti, l’hanno trasposta in piece teatrale. Ognuno conosceva tutti i personaggi e la mia regia è stata semplicemente una guida, un suggerimento un sostegno del loro lavoro".
Gli allievi e l’insegnante hanno ricevuto l’apprezzamento del pubblico, composto da bambini ed adulti, ricevendo applausi calorosi ed entusiasti.
Grazie Isabell, sei stata superlativa!
(Rosalina)