La Befana e le tentazioni golose dei bambini
Caramelle, dolcetti, snack, bocconcini salati, bibite dalle mille bolle, ce ne sono davvero tante e sono ovunque. A Natale ancora di più. E la befana, di solito, riempie le calze di
leccornie di ogni genere. Tentazioni golose, appunto. I bambini, e non solo loro, ne vanno pazzi e molto spesso ne diventano accaniti consumatori. Molte sono le ragioni che possono spingere un bambino ad eccedere in consumo di alimenti scorretti da un punto di vista nutritivo. E’ importante, per questo indagare sulle cause prima di intervenire.
Ecco alcune osservazioni della pedagogista Dott.ssa Patrizia Baldrighi.
– Le tentazioni golose sono ovunque –
Alla portata di tutti, irresistibili e sempre più spesso agganciate a simpatici giochini e gadget che le rendono ancora più attraenti. Che i bambini le desiderino è assolutamente normale, che le ottengano sempre o anche spesso, un pò meno.
– La golosità è un istinto naturale, l’ingordigia invece è una scorretta abitudine alimentare –
Supera la normale soglia della golosità , l’ingordigia. E’ promossa e sostenuta da consuetudini ripetute: i bambini vanno matti per tutto ciò che possono o sono abituati ad ottenere e paertanto poco disponibili a rinunciarvi.
– Le abitudini scorrette sono difficili da estirpare –
Le abitudini scorrette sono facili da instaurare: se si abituano a dissetarsi con bibite gassate sarà poi difficile passare alla normale acqua naturale.
Un errato approccio al cibo può essere la causa di un certo accanimento alimentare, anche temporaneo. Ma prima di intervenire è importante indagare tutte le dimensioni della loro vita: la scuola con le sue dinamiche, la difficoltà di concentrazione e apprendimento, i compiti, le interrogazioni e le verifiche. Lo sport con le sue aspettative, talvolta eccessive, le relazioni amichevoli non sempre innocenti, le gelosie domestiche difficili da gestire. Tutto questo e molto di più possono spingere il bambino a trovare nel cibo o in un particolare tipo di alimentazione uno strumento per compensare disagi difficili da ammettere, esprimere e contrastare.
Una volta considerati tutti questi aspetti, si può intervenire tenendo conto che:
1 – I genitori siete voi, responsabili della nutrizione dei vostri bambini, pertanto decidete voi cosa devono o non devono mangiare.
2 – La realtà, però, è che non si può dire sempre NO! E’ buona norma proporre un’alternanza: no alle malsane abitudini, si ai golosi eventi, magari individuati con una contrattazione (una, due volte a settimana come è stato deciso dal Gran Consiglio di Famiglia), con un calendario (ad esempio mercoledì dolcetto per merenda), come premio eccezionale.
3 – L’educazione alimentare, non è sempre facile da proporre e da far comprendere, soprattutto quando il problema della gestione non dipende da intolleranze o allergie che rendono i bambini particolarmente sensibili e attenti. Il senso di responsabilità ed il riconoscimento delle buone norme è un percorso lungo e complesso. L’obiettivo può essere raggiunto insegnando e pretendendo dai bambini il rispetto delle regole da voi proposte, senza comunque dimenticare che le regole vanno sempre spiegate.
UNA TENTAZIONE OGNI TANTO
a) Rende la vita molto più piacevole
b) Rende gli "sfizi" ancora più godibili ma non abitua a pretenderli
c) Non ha mai fatto male a nessuno
Fonte: Bene Insieme n. 4 anno 22 – Editore Conad – Bologna
Divagazione Filastroccosa
Le leccornie della Befana
Ieri sera ho appeso la calzetta
per quella simpatica nonnetta,
è la Befana, lo san tutti i bambini
vola con la scopa sopra i camini.
E stamattina che ho trovato?
Una caterva di cioccolato!
Dolcezze per il palato
perfino il carbone zuccherato!
Ripieni di crema, o riso soffiato
ricoperti di cocco o nocciolato.
Morbidose caramelle
cioccolatini a forma di stelle.
E poi le merendine,
crostatine e camilline
flauti, abbracci e nastrine.
Tegolini, Saccottino,
Basta, basta, sono piccino
dove li metto nel pancino…
ingrasso come un porcellino!
(Rosalina)