Il lupo e i sette capretti-Rapporto ritmo-rima
Il ritmo e la rima sono gli elementi che stanno alla base delle filastrocche. Il ritmo è dovuto alla posizione degli accenti nelle parole; la rima è invece dovuta alla presenza di suoni uguali nelle parole a partire dall’ultima voce accentata in poi. Il ritmo si apprende attraverso il movimento fisico: attraverso il corpo
il bambino sperimenta tutti i fenomeni che sono alla base dell’organizzazione temporale della musica e non solo di essa. Un testo strutturato come la filastrocca aiuta il bambino nella lettura dandogli sicurezza con il ritmo e, inoltre, crea un contesto coinvolgente e positivamente socializzante.
IL LUPO E I SETTE CAPRETTI
Una capra aveva sette caprettini
giocherelloni, simpatici e carini.
Un giorno per andare a fare la spesa
mamma capra promise una sorpresa.
“Attenti, però, -disse-
il lupo è un gran furbone
e può mangiarvi in un sol boccone.
Se la voce è dolce e la zampa è nera,
non è la mamma vera.
Se la zampa è bianca e vellutata
è la vostra mamma che è tornata”.
I capretti promisero di ubbidire,
ma il lupo stava già a sentire.
Quello presto andò dai sette capretti
che non credettero ai suoi scherzetti.
Il lupo infuriato allora che s’inventò?
Dal fornaio una zampa tutta s’imbiancò.
Così i capretti furono imbrogliati
e dal lupo in sei ingurgitati.
Uno solo, il più piccolo si salvò
perché nell’orologio a pendolo si rifugiò.
Tornata la mamma pianse disperata,
i suoi capretti l’avevano lasciata.
Sentì chiamare: “Aiuto mamma, il predatore!”.
Così riabbracciò il piccino sul suo cuore.
Videro il lupo che, sotto un albero, dormiva saziato
e gli prepararono uno scherzetto ben architettato.
Ago, filo, forbici pronti per tagliare
la pancia del lupo e i capretti salvare.
Quella pancia di bei sassi fu riempita
e lestamente con sveltezza ricucita.
Al lupo venne una gran sete quando si svegliò,
così andò al ruscello e per bere si chinò,
ma era così pesante, sbadato e assonnato
che in un batter d’occhio finì affogato.
(Rosalina)