Almeno tu nell’ universo e il premio Mia Martini
Mia Martini, pseudonimo di Domenica Berté, è stata una cantante italiana, artista riconosciuta come una delle voci più belle e significative della musica italiana, vantò una lunga carriera artistica che ebbe inizio nel 1963, quando era solo Mimì Berté. Dopo alcuni anni di oblio riapparve sulle scene, nel 1971 col nuovo pseudonimo di Mia Martini e successi come Piccolo uomo e Minuetto la consacrarono come una delle migliori interpreti degli anni settanta, decennio nel quale raggiunse una grande popolarità nazionale ed internazionale.
Nel 1982 Mia Martini partecipò al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo e fu in quell’occasione che i giornalisti accreditati, volendole assegnare un riconoscimento, istituirono appositamente per lei il Premio della critica, che fu poi assegnato per ogni successiva edizione, fino a portare il suo stesso nome dal 1996 (anno successivo alla sua morte).
La sua carriera e la sua vita privata sono state segnate da tante maldicenze a sfondo superstizioso relative al mondo stesso dello spettacolo e addetti ai lavori la ostacolarono ed emarginarono per diversi anni; si ritirò dalle scene verso la metà degli anni ottanta.
Grazie al suo talento interpretativo e ad una voce dal timbro ben riconoscibile per potenza e impatto emotivo, Mia Martini tornò alla ribalta riaffermandosi con un consenso ancora maggiore: nel 1989, l’anno del suo ritorno al successo, parteciperà al Festival di Sanremo col brano Almeno tu nell’universo, che diventerà un classico della musica leggera nazionale. Negli anni novanta è ancora protagonista di altri successi come La nevicata del ’56, Gli uomini non cambiano (presentati sempre a Sanremo) e Cu ‘mmè, duetto con Roberto Murolo che rilanciò la canzone napoletana.
Mia Martini morirà a soli quarantasette anni per un arresto cardiaco, in circostanze mai del tutto chiarite legate al consumo di stupefacenti, sarà trovata priva di vita nella sua abitazione.
Nel corso della sua carriera, durata ben 32 anni, ha interpretato brani in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, portoghese, tedesca e greca. Nel suo repertorio troviamo influenze soul, atmosfere folk, blues e jazz.
Mia Martini cantò il meglio della canzone d’autore italiana ed internazionale, collaborando con alcuni tra i più grossi nomi del panorama musicale, non solo italiano. Per lei hanno scritto cantanti del calibro di Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Lucio Battisti, Franco Califano,Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Amedeo Minghi, Mariella Nava, Enrico Ruggeri, Antonello Venditti e molti altri. La stessa Mia Martini fu cantautrice.
La canzone Almeno tu nell’universo, scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972, quasi in contemporanea a Piccolo uomo, era rimasta inedita fino al 1979 anche in seguito al desiderio di Lauzi di affidarla solamente a Mia. Grazie all’interessamento di Adriano Aragozzini, allora direttore artistico del Festival di Sanremo, Mia Martini poté gareggiare con questa canzone.
L’interpretazione ebbe un grande impatto e successo con il pubblico e le valse per la seconda volta il Premio della Critica: un assoluto trionfo, che pose fine ad un altro dei tanti periodi bui.
Nel 1989 riceverà il Disco d’oro al Festivalbar per la canzone Donna per le oltre 100.000 copie vendute del suo album e nel 1990 farà il bis al Festival di Sanremo con la canzone La nevicata del ’56 ( testo di Franco Califano) per la quale riceverà ancora una volta il Premio della critica.
Nel 1992 Mia Martini è di nuovo in gara al Festival di Sanremo con un altro dei suoi più grandi successi, Gli uomini non cambiano. Data per super-favorita dalla stampa durante la settimana della kermesse, in extremis le verrà assegnato il secondo posto, mentre a vincere sarà Luca Barbarossa.
Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama
cambia idea improvvisamente, prima la verità poi mentirà lui
senza serietà, come fosse niente
sai la gente è matta forse è troppo insoddisfatta
segue il mondo ciecamente
quando la moda cambia, lei pure cambia
continuamente e scioccamente.
Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo!
Un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo!
non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.
Sai, la gente è sola, come può lei si consola
per non far sì che la mia mente
si perda in congetture, in paure
inutilmente e poi per niente.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo!
Un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo!
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più