Niente Impedisce il poco che c’è
Nell’attraversare il cammino dei giorni, niente impedisce che donare un cuore faccia scalpore.
Si incontrano sentieri di montagna, impervi e angusti. Accade di percorrere tratturi di campagna dai margini sconnessi o
crocevia abbandonati senza indicazioni. Niente impedisce il poco che c’è di limpida mappa di percorrenza. Capita di imbattersi in avventori di locande scarne e ambigue ed avventurieri senza scrupolo. Oppure ricercatori di anime sperdute e opportunisti della domenica che si muovono a seconda di come soffia il vento. Niente impedisce di avvicinarsi se non per quel poco che c’è del desiderio di appartenervi.
Si incontrano fra mille e una stella, la Via Lattea e la Nebulosa del Cigno, Andromeda e Sirio, Aldebaran e le Pleiadi. Niente impedisce di cercare e guardare una fetta di spazio siderale, posando lo sguardo ai confini dell’universo. Per il poco che c’è di profondità osservabile!
Si possono affrontare, nel fascino della notte, odissee infinite all’inseguimento della cometa di Halley. Niente impedisce il poco che c’è di visibile, abbiamo occhi per vedere l’immensità.
Il telescopio di Palomar, quando il tempo atmosferico lo permette, non smette mai di registrare il rumore di fondo.
Divagazione Poetica
NEL POCO CHE C’E’
E, nell’attesa
che torni San Lorenzo
per vedere cadere giù
un pezzo di cielo,
voglio ascoltare,
nel poco che c’è,
l’azzurro nero
che chiede la luce
di galassie lontane.
(Rosalina)