La Bella e la Bestia – Musical da Intenditori!
Ore 21.30 del 10 gennaio 2011. Teatro ‘A. Di Iorio’ di Atessa. Gremito, in ogni ordine di posto. Al segnale: Pronti, si parte, luci spente, silenzio tombale… Si apre il sipario. Forme nell’ombra che si muovono al buio. Musica. Si illumina solo lo schermo gigante che proietta: L’Accademia Ars Antiqua presenta: La Bella e la Bestia. E’ iniziato l’ultimo spettacolo programmato dall’Accademia per il periodo natalizio, un musical, patrocinato dall’Ammistrazione Comunale di Atessa e sponsorizzato dalla BCC di Atessa. Confesso che, di conoscenze tecniche sulla formula spettacolare del Musical, sulle strategie, dinamiche e modalità teatrali, musicali, canore, movimenti di ballo, la sottoscritta non ne ha più pallida idea, se non per aver vissuto, in maniera piena e completa, lo sviluppo dello spettacolo nelle ultime fasi finali del suo allestimento.
Il musical, compendio, secondo me, eccelso delle arti interpretative, sotto ogni punto di vista: ideativo, perchè chi lo pensa deve in qualche modo avere conoscenze ad ampio raggio sull’arte dello spettacolo; organizzativo, perchè vengono interessate tutte le arti e i mestieri collaterali che ne fanno parte: scenografia, impiantistica audio-sonora, elettrica, costumistica, arredi e quant’altro; artistico, perchè al suo interno si intersecano continuamente la recitazione teatrale, il canto, la danza, la musica strumentale, la colonna sonora, l’arte visiva. Se ne deduce, conseguentemente, che richiede l’impegno di molte componenti e molte competenze. Alla fine, esso, risulta una delle più interessanti forme di spettacolo, in più, capace di subire trasformazioni, nella libertà più piena, costruendo percorsi che lo possono modificare nella complessità senza intaccarne l’originalità.
Raccontare di questo spettacolo presentato dall’Accademia, è come entrare a ‘Jumanji’, (Un film del 1995 diretto da Joe Johnston, interpretato da Robin Williams e Kirsten Dunst tratto dall’omonimo romanzo per bambini scritto da Chris Van Allsburg nel 1981). Una fantastica storia sviluppata intorno ad un gioco contenuto in un cofanetto trovato da un ragazzo per caso.
Recitavano le istruzioni del gioco: "Jumanji: un gioco che sa trasportar, chi questo mondo vuol lasciar. Tira i dadi per muovere la pedina, i numeri doppi giocano due volte, e il primo che arriva alla fine vince.". La seconda parte delle istruzioni recitava: "Avventurosi, attenzione! Non cominciate se non intendete finire. Ogni sconvolgente conseguenza del gioco scomparirà solo quando un giocatore, raggiunto Jumanji, gridato forte il nome avrà.".
Così ‘la Bella e la Bestia’ del nostro regista Enzo Tumini ci ha trascinato in un gioco di luminosità, suonorità, ambientazioni, nel quale le pedine si muovevano in base al risultato atteso, un continuo cambio di situazioni, condizioni, emozioni, visioni, immagini, suoni, luci, colori, personaggi, interpreti, luoghi, per arrivare alla fine alla parola ‘Jumanji’: Musical da intenditori!
La diversità della Bestia che racconta delle maschere che ognuno di noi può indossare, di come è molto semplice giudicare e molto più complicato conoscere la sofferenza, difficile comprendere, dare fiducia, sconfiggere gli egoismi che molto spesso nascondono anime delicate e inquiete. Jumanji: Musical da intenditori!
Eppure La Bella e la Bestia della Walt Disney la conoscono in tanti, la storia è risaputa, il finale lo stesso… Cosa c’è di nuovo?… Tutto!
Lo spettacolo nello spettacolo è stato prorio questo: la stessa cosa ma vista da una angolazione ‘diversa’. Il messaggio, lo stesso, ma con una marcia in più. Riconoscere la diversità attraverso un percorso nuovo di scene già note, una ricomposizione a più livelli per dimostrare che l’arte del musical è una miscellanea delle arti interpretative che impegna e muove una quantità enorme di energie, fisiche e psicofisiche che consegna allo spettatore la gioia di guardare, ascoltare, vedere. In poche parole divertirsi, gustarsi lo spettacolo senza accorgersi del tempo che passa, di quell’ora e trenta minuti trascorsi in teatro seduti in poltrona. Jumanji: Musical da intenditori!
Il regista, Enzo Tumini, ha rivisitato la prima edizione arricchendo lo spettacolo con nuove musiche, immagini, movimenti di scena, considerando anche tutti i nuovi interpreti ad iniziare dalla nuova ‘Belle’: Alessandra D’Ovidio, emozionatissima che ha dato il meglio di sè. E poi gli interpreti dello scorso anno: ‘Lumiere’, alias ‘Proprietario del Manicomio’: Flavio De Mattia, bravissimo, non poteva che essere quello che è, allegro, simpatico, accattivante, proprio la parte che gli si addice al meglio. Il baldanzoso ‘Gaston’: l’aiuto-regista: Dario Impicciatore, verve da vendere, dal piglio audace e pieno di animosità, una interpretazione di qualità eccellente. E ‘Tokins’: Alice Ciallella, scanzonata, agile, spiritosa, tutta pepe. E le nuove entrate nel gruppo delle interpreti: ‘Le Tont’: Laura Pagliuca, intraprendente, leggiadra e disinvolta, sprizzava energia da ogni poro. E la ‘Fata’, alias ‘Chicco’: Nastasia Di Vincenzo, la vivacità personificata, col sorriso della felicità di esserci, morbidosamente ‘Chicco’. Poi ‘Maurice’: Piera Gallucci, amorevole e allo stesso tempo dal fare tenace e determinato, anche dietro le quinte. E ancora la ‘signorina Guardaroba’: Ilaria Carlucci, solerte e preparatissima Vocal Coach della parte canora dello spettacolo, una rivelazione come attrice, una interpretazione da incorniciare. Ed infine, ma solo per elencazione e non per interpretazione: ‘Missis Brick’: Cecilia Porreca, briosa, assolutamente indovinata nella parte, protettiva, premurosa o perentoria al momento giusto, in scena, come fuori dalla scena. Jumanji: Musical da intenditori!
Tutti gli interpreti, ragazzi/e, allievi al secondo anno della classe di teatro dell’Accademia ‘Ars Antiqua’, diretta dal M° Enzo Tumini. In più, con veloci cambi di costumi hanno interpretato gli abitanti del villaggio e gli astanti dell’osteria. Responsabili e concentrati, convinti e coscienti. Chapeau! Per tutti voi! Scuola di vita davvero la scuola di teatro!
Beh! Resta il protagonista principale… la Bestia! Una presenza forte sulla scena, in primo piano. Prorompente, da sembrare ingombrante! Colonna portante, doppiamente, perchè interpretato dal regista dello spettacolo, nonchè attore: Enzo Tumini, nostro maestro del corso di teatro. La sensazione, a pelle, è stata di compenetrazione piena nel personaggio, con momenti di intensa drammaticità e momenti di grande gioia sentiti attraverso i cambi di tono vocale, di gestualità, di espressività corporea. A mio modestissimo parere, mi permetto di esprimere la mia opinione, ritenengo, questa seconda interpretazione, più sentita, più intensa, più, come dire, forse consapevole, professionalmente più curata, protesa al miglioramento di sè. Devo dire che, avendo assistito alle prove generali, il maestro Enzo Tumini si è speso totalmente, riprovando e rivedendo fino all’ultimo minuto, prima di andare in scena, ogni minimo dettaglio. Una tensione percepita, che attraversava la maschera, la concentrazione richiesta prima di entare in scena, l’attimo di silenzio, interminabile, prima di appoggiare i piedi su quel palcoscenico e quel trono di principe che, fino a qualche attimo prima, sembrava quasi un porto di mare. Maestro Enzo, mi sia consentito il tono amichevole, tutta l’Accademia ti ringrazia, per la competenza dimostrata, l’impegno profuso, la disponibilità nello scegliere l’Accademia ‘Ars Antiqua’ quale pista di lancio per le tue geniali qualità ideative, interpretative, professionali. Naturalmente, il M°. Enzo Tumini , il regista, ha scelto musiche, costumi, luci, immagini visive, supportato nella realizzazione dall’aiuto-regia il M° Dario Impicciatore, dalla maestra di canto Ilaria Carlucci e da tutti i collaboratori dell’Accademia, nello studio dei costumi, arredi, oggettistica. Jumanji: Musical da intenditori!
Musiche: semplicemente splendide e supportate al meglio da ‘D Music Service’ di Atessa, una piccola azienda di strumentazione audio-fonica e impianto luci. Personalmente hanno colpito la mia sensibilità due splendidi brani: ‘Quando viene dicembre’ dal cartone animato ‘Anastasia’ e ‘Mi distruggerai’ dal musical ‘Il gobbo di Notre Dame’. L’uno di una delicatezza, tenerezza, dolcezza struggenti, sfumato di armoniosa melodia; l’altro di una carica sensuale talmente intensa da essere vista dal regista come in un fantastico sogno irripetibile. Jumanji: Musical da intenditori!
Canto: Un grazie per la competenza, la pazienza, l’attenzione, lo studio, il lavoro svolto dalla maestra di canto Ilaria Carlucci. Nell’ultimo periodo un tour de force che avrebbe distrutto anche ‘Varenne’ , la maestra Ilaria Carlucci non ha dato cenni di cedimento, se non alla fine dello spettacolo, sfinita dalla tensione! Jumanji: Musical da intenditori!
Costumi: arricchiti, colorati, d’effetto scenico, e certamente realizzati dopo una attenta osservazione e ricerca sul personaggio. Alcuni pezzi hanno richiesto interi giorni lavorativi e tutto l’estro e l’originalità della costumista: Anna Rita D’Aurizio titolare dell’esercizio commerciale ‘La Mela’ in c.so Vitt. Emanuele ad Atessa. Jumanji: Musical da intenditori!
Sottolineo la soddisfazione, alla fine dello spettacolo, la gioia di aver partecipato, di esserci stati, di aver penato, stremati ma felici, tutti. Il pubblico ha ripagato con applausi calorosi alla fine, ma anche durante lo spettacolo nei momenti di maggiore intensità dello spettacolo: il ballo della Bella e la Bestia, gli assoli, i momenti corali dei personaggi. Jumanji: Musical da intenditori!
Un ultimo ringraziamento, oltre le collaborazioni esterne citate, alla faleganmeria Zarrella per gli elementi di arredo scenico e la Cartolibreria ‘Mondo Piccino’ per la fornitura di oggettistica.
Signore e signori, JUMANJI: Musical da ‘veri’ intenditori!
Il prossimo Jumanji non dovete perderlo per nessuna ragione al mondo…. finirete chissà dove!!!
Divagazione Filastroccosa
LA BELLA E LA BESTIA
C’è un principe annoiato
in Bestia trasformato.
Un castello nero e scuro
ed un cuore triste e duro.
Una fata, una rosa,
la ricerca di una sposa.
La contendono la ‘Belle’
fra sollazzi e bon nouvelle.
C’è Gaston, il presuntuoso
e la Bestia fa l’odioso.
Lumiere, Chicco, e Le Tont,
Missis Brick, tous le monde!
Tokins, Miss Armadio, papà Maurice,
al manicomio! C’est tous un caprice!
Bestia di un mostro patentato,
nella maschera imprigionato,
quando l’amore ha incontrato
l’incantesimo s’è spezzato
e il castello è rinato! Jumanji!
(Rosalina)