Accogliere Andarsi Incontro Scuola-Famiglia
Veronica osserva Sofia mentre esce da scuola e rimane pensierosa. Non sembra proprio la bambina con la quale vive tutti i giorni a casa… la vede introversa, silenziosa, timida. Crede che potrebbe distinguersi di più nella sua classe, che i suoi lavori potrebbero essere più creativi, più brillanti… Però Sofia esce contenta da scuola e desidera tornarvi ogni mattina; sembra avere una relazione molto buona con le sue maestre, che la valorizzano e riconoscono il suo lavoro in classe.
Deve lasciarla qui? Non dovrebbe cercare una scuola migliore per Sofia? Se si potesse parlare con Veronica, le si potrebbe consigliare di iniziare a "studiare" sua figlia per scoprire con quale stato d’animo va tutti i giorni a scuola e come ritorna. Credo che questo sia il dato fondamentale dal quale debbano partire i genitori al momento di giudicare l’istituto scolastico che frequentano i propri figli. Se sono contenti con i loro compagni e la loro maestra, e probabile che si divertano e stiano imparando. Bisogna prestare attenzione al fatto che Sofia è diversa a scuola e a casa? Si, anche se non è necessario preoccuparsi. Sarebbe interessante domandare a Veronica se lei è uguale sia a casa, con suo marito, che al lavoro o nelle uscite con le sue amiche e anche se si ricorda com’era a casa quando ancora viveva con i suoi genitori. Tutti abbiamo atteggiamenti diversi in base ai contesti con i quali interagiamo. L’importante è che troviamo il modo di star bene in ogni ambito, di essere felici.
Uno degli apprendimenti più importanti dei bambini e delle bambine nella scuola dell’infanzia è proprio l’acquisizione della capacità di adattarsi ad una nuova situazione che non li pone più al "centro della scena": imparare a condividere lo spazio, il tempo e le attività con i loro compagni e le loro compagne e di limitare il potere e il loro campo d’azione.
In questa cornice i bambini "si ricostruiscono" , trovano un nuovo "ruolo", un nuovo modo di interagire. Alcuni si sentiranno più sicuri, altri avranno maggiori timori però ognuno definirà "chi è" in quell’ambito. E’ proprio questo “accomodamento” alla situazione il più grande apprendimento che faranno. La vita sarà un continuo adattamento a gruppi diversi in situazioni diverse. La coppia, la famiglia, i colleghi di lavoro, i vicini di casa… sono solo alcuni esempi dei gruppi nei quali si inseriranno durante la loro vita e nei quali troveranno un “ruolo” dal quale interagire.
Ma allora, non dobbiamo valutare l’istituto scolastico frequentato dai nostri figli? Va tutto bene? Bisogna preoccuparsi se i bambini tornano tristi, angosciati, quando non vogliono raccontare nulla di quanto fanno in classe, quando le loro produzioni sono alquanto povere.
L’importante è che i genitori non adottino a prescindere posizioni negative nei confronti della scuola, che non si trasformino nei suoi giudici, ma che vestano il ruolo di suoi “alleati” nel compito di educare i figli. Da questo punto di vista mi sembra una buona idea esporre all’insegnante o al dirigente scolastico le nostre impressioni, parlare con loro delle differenze che notiamo nei comportamenti e negli atteggiamenti dei nostri figli…
Genitori e insegnanti, lavorando insieme, costituiscono una “squadra” di enorme potenza educativa. Però questo implica che tutti gli adulti coinvolti in questo processo vivano il proprio ruolo con la maggior umiltà possibile: maestre e mamme dovranno necessariamente accettare il fatto che non sono i “personaggi principali” di questo film e che le loro gelosie, invidie e rancori dovranno passare in secondo piano perché il primo è occupato dai bambini.
Essi potranno crescere se per primi lo faranno i loro genitori e i loro insegnanti, comprendendo che la scuola e la casa sono due mondi diversi nell’educazione dei piccoli, anche se complementari. La casa ci insegna a crescere nell’ambito delle relazioni primarie, con l’affetto e l’amore come perni fondamentali. Nella scuola, le norme e i ruoli sono i principi centrali.
Imparare ad essere amati e a relazionarci con gli altri a partire dalle regole sono i pilastri fondamentali delle persone che saremo. Una buona alleanza tra scuola e la famiglia è la garanzia fondamentale perché ciò accada.
(Gustavo Iaies, laureato in Scienze dell’Educazione – Scuola dell’Infanzia – n. 63 – anno VII)
Divagazioni Filastroccose
PIU’ CHE SI PUO’
Maestra, insegnami il fiore ed il frutto.
– Col tempo, t’insegnerò tutto.
Insegnami fino al profondo dei mari.
– Ti insegno fin dove tu impari.
Insegnami il cielo, più che si può.
– Ti insegno fin dove io so.
E dove non sai?
– Da lì andiamo insieme,
Maestra e scolaro, un albero e un seme.
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te.
(Bruno Tognolini)