“Ma che musica maestra!”
Rappresentazione finale delle attività inerenti il progetto musicale/teatrale della Scuola dell’Infanzia di Rione Meridionale – Atessa –
L’esperienza musicale nella scuola dell’infanzia si pone senz’altro in un ambito privilegiato, quotidianamente vengono eseguite canzoncine,
filastrocche, giochi motori incentrati sulla musica che coinvolgono le diverse parti del corpo, efficaci per far acquisire autostima e consapevolezza di sé.
Il Progetto "Chi musica con me" di cui abbiamo condiviso le finalità e gli obiettivi ci ha permesso non solo di avvicinare i bambini alla musica ma di fare esperienze originali e positive dal punto di vista educativo. Le attività realizzate, volte a sviluppare il senso ritmico, la capacità di produrre suoni e rumori con la voce, con il corpo o con occasionali e semplici strumenti, hanno offerto a noi insegnanti l’occasione di scoprire altri aspetti dello sviluppo cognitivo dei bambini e ad essi la possibilità di fare nuove esperienze: scoprire e riflettere sui suoni e i rumori della scuola, della strada, della casa, fino arrivare alla costruzione di strumenti rudimentali. La collaborazione avuta con gli esperti dell’Accademia Ars Antiqua è stata in qualche modo propedeutica al lavoro di ricerca e di scoperta della realtà sonora: i bambini, inutile dirlo, sono rimasti affascinati dalla scoperta e conoscenza di alcuni strumenti veri e del loro suono caratteristico nonché dal piacere di ascoltare brevi sinfonie musicali.
Abbiamo ritenuto più giusto condurre i bambini alla consapevolezza del ritmo presente in ogni manifestazione della vita: giorno-notte; veglia-sonno, stagioni…) partendo proprio dalla ricerca, dalla scoperta delle cose e dall’osservazione della natura piuttosto che servirci di contenuti teorici ed astratti. I bambini hanno colto la differenza tra suono e rumore e, a gran fatica, pure il silenzio! In ogni luogo se c’è rumore ci sarà o ci sarà stato anche silenzio: tutto questo è stato sperimentato da noi! L’approfondimento della conoscenza dei suoni e dei rumori che ogni giorno ciascuno di noi è abituato ad ascoltare passivamente, ci ha dato la possibilità di creare delle sequenze ordinate di accenti ritmici elaborando una favola sonora (utili si sono rivelati i contributi offerti dall’esperto di Teatro dell’Accademia sull’uso del corpo e sulla espressione gestuale), e soprattutto ci ha stimolato alla costruzione di semplici strumenti (con materiale occasionale e di riciclo) che potessero in qualche modo riprodurre i suoni e rumori del mondo.
Ed è così che sono nate:
le Nacchere (guanti di lana con i bottoni cuciti sulle estremità delle dita); i Legnetti canne tagliate); i Sonaglini (scatole rotonde vuote dei formaggini con bottoni appesi con fili); i Tamburelli (barattoli vuoti del caffè e percossi con piccole canne); le Trutruke, che sono strumenti reali utilizzati da indigeni del Sudamerica (tubi di gomma infilati ad una bottiglia di plastica che soffiati riproducono un suono simile al corno); i Tamburi (scatole di latta percosse con un cucchiaio di legno); ed infine i Maracasini (tubi di cartone riempiti con vario materiale) che producono suoni diversi.
A proposito, il nome dato a questi ultimi strumenti nasce dalla fusione "maracas-casino", perché alcuni bambini, più attenti, hanno constatato la somiglianza allo strumento reale con la differenza che quello da loro costruito fa un po’ più rumore.
E non finisce qui..! Quasi per gioco è nata l’idea di realizzare un’ochestra dopo aver constatato l’enorme interesse e curiosità che i bambini avevano avuto verso l’utilizzo del proprio strumento e, se inizialmente essi producevano rumore, piano piano abbiamo provato a dare un ordine, un senso e una logica al tutto: abbiamo "creato" il suono! Nella musica si stabilisce sempre un sistema di relazioni, un dialogo. In tutte le forme musicali la cosa veramente importante è di sapere esattamente in ogni istante dove ci si trova, di avere chiaro nella mente dove si finisce e di intervenire al momento giusto. I bambini hanno avuto modo di imparare a capire quand’è il proprio turno per esprimersi anche attraverso un semplice gesto,con un colpo di triangolo, di tamburo, e quando è il momento di tacere e ascoltare gli altri.
Sulle note di una canzoncina che parla proprio degli strumenti, ogni bambino ha così accompagnato con il suo strumento rispettando il proprio turno, le pause, il ritmo.
Il 1° Giugno 2010 abbiamo comunicato ai genitori la nostra esperienza coinvolgendoli in un’emozionante performance dei bambini. Il programma ha previsto l’esecuzione di un simpatico balletto, la recitazione di 2 poesie, il racconto di una favola sonora a cura dei bambini dell’ultimo anno che è stata rappresentata con l’utilizzo dei suoni e rumori riprodotti con il corpo e gli strumenti costruiti. In questa occasione, inoltre,si è esibita la simpaticissima "Orchestra Super Festa" formata da tutti i bambini, ognuno con uno strumento; gli allievi musicisti hanno accompagnato la "Canzone degli strumenti" in modo impeccabile.
Applausi meritatissimi come si conviene ad una vera esibizione musicale d’alto livello; è stata una rappresentazione semplice dove i veri protagonisti sono stati i bambini che hanno risposto positivamente alle proposte delle insegnanti e degli esperti ma ciò che ha inorgoglito noi insegnanti è stata la capacità di creare qualcosa di veramente originale, di aver messo in campo, ognuna di noi, le proprie capacità e attitudini in modo semplicissimo… e soprattutto di aver avuto la consapevolezza e la certezza delle meravigliose sensazioni che la musica e l’arte in genere possono far vivere.
Un ringraziamento particolare ai genitori che sempre sono disponibili ad accogliere le nostre proposte, a volte insolite e poco comuni, ma che soprattutto ne apprezzano la validità educativa.
Grazie agli esperti dell’Accademia Ars Antiqua e del Direttore Artistico maestro Elio Gargarella che hanno collaborato con noi e grazie anche a chi ha consentito tale collaborazione sostenendola finanziariamente e cioè la BCC Sangro Teatina di Atessa.
Le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Rione Meridionale – Atessa –