Progetto -CHI MUSICA CON ME?- Conclusione (1 parte)
Il progetto "Chi musica con me?", in questo ultimo periodo dell’anno scolastico è al suo epilogo. Ciascuna scuola dell’infanzia del circolo didattico di Atessa, ha scelto la forma finale più adatta alle proprie esigenze e condizioni organizzativo-educative. Piccoli incontri musicali-espressivi, raccolta di attività inerenti il progetto, brevi spettacoli teatrali. Queste attività conclusive sono occasioni di verifica e valutazione del progetto. E’ stata per la scuola dell’infanzia una esperienza nuova di collaborazione con il territorio, dove più soggetti socio-educativo-culturali hanno messo in campo e in gioco le migliori capacità e competenze.
- La Banca di Credito Cooperativo Sangro-Teatina di Atessa, per la parte finanziaria, senza la quale il progetto non sarebbe partito, nè si sarebbe svolto. Un sincero ringraziamento per l’attenzione che questa banca ripone nella crescita del territorio, attraverso azioni di qualità rivolte verso la cultura e l’educazione. Ci auguriamo vivamente che la collaborazione continui in maniera sempre più incisiva ed efficace, dato che il progetto, dapprima accolto dal solo Circolo Didattico di Atessa, si è esteso alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo "Ciampoli" di Atessa e successivamente all’Istituto Comprensivo di Tornareccio.
- L’Accademia "Ars Antiqua", dal direttore Maestro Elio Gargarella a tutti i suoi maestri di musica e di teatro. Ribadisco quanto già in precedenza espresso: non so quali migliori parole spendere per dare atto che il maestro E. Gargarella ed il maestro E. Tumini, si sono profusi molto più dello stabilito. Si sono adoperati in modo puntuale, responsabile, disponibili a consigliare, modificare, accettare le richieste di ciascuna scuola, dimostrando attenzione e ascolto rispetto alle problematiche specifiche di questo grado scolastico.
- Le Scuole dell’Infanzia del Circolo Didattico di Atessa, che hanno aderito tutte al progetto, ritenendolo valido sia nella parte teorica in relazione al suono-rumore-silenzio, sia in quella didattico-organizzativa, nella possibilità di affrontare innovative esperienze sonoro-musicali ed espressivo-teatrali, attraverso una serie di proposte operative note alla quotidianità scolastica.
L’intenzionalità educativa delle docenti era rivolta a che i bambini conoscessero gli strumenti musicali per allargare le conoscenze, per accrescere in loro attenzione e ascolto, perchè la musica non si "sente, vede, gusta, tocca, odora" solo con gli organi di senso, ma con l’animo. L’alto obiettivo formativo di conoscere la realtà sonora, voleva seminare piccoli granelli a che la passione per la musica nascesse da una curiosità personale, non per induzioni stereotipe del mostrare e dell’esibire talenti più o meno naturali o costruiti.
Con la stessa intenzionalità le insegnanti hanno apprezzato gli interventi teatrali. Oltre che indiscussa forma artistico-culturale, il teatro è un linguaggio espressivo-comunicativo che andrebbe incentivato per le potenzialità intrinseche che ha. In questo grado di scuola i bambini sono legati, per loro sviluppo precipuo, psicofisico e psicologico, al "far finta di". Piccoli elementi teatrali per esercitare quelle attività mentali che mettono in moto una serie infinita di collegamenti fra il mondo interno di ciascuno e quello esterno. Permettere di esercitare la fantasia nelle maniere più disparate, il corpo nelle posizioni più inconsuete, il pensiero creativo nelle forme più alte perchè ogni bambino conoscesse la possibilità di essere simile ma non totalmente uguale all’altro.
Sarebbe necessario dedicare più tempo, quantitativamente più ore, per attività di questo genere, sarebbero ambedue musica e teatro, potenti mezzi per liberare le tensioni e tutti quegli stati ansiogeni di cui i bambini di oggi sono carichi, fonte di stati aggressivi, ipercinetici, disattenzione o passività, apaticità, atteggiamenti prevaricatori.
Pertanto, per le maestre, il punto focale è stato il percorso, più che le espressioni finali del progetto. Tutte le modalità conclusivo-comunicative rivolte all’extrascuola: famiglia e territorio sono mezzi per dare conto del lavoro svolto attraverso linguaggi più consueti e comuni, riconosciuti come portatori di azioni, attivita, proposte educative per e con i bambini. Riassumendo:
PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO:
- Collaborazione fra BCC Sangro-Teatina di Atessa, Accademia "Ars Antiqua", Direzione didattica Atessa
- Partecipazione di tutte le scuola dell’infanzia al progetto
- Percorsi didattici nuovi: presenza di esperti musicali e teatrali a scuola
- Competenza degli esperti esterni alla scuola: disponbilità interpersonale, capacità comunicative, modalità di approccio con i bambini
- Riprogettazione in itinere: adattabilità delle azioni educative per qualsiasi scuola dell’infanzia
- Progetto trasferibile e riproducibile in altre realtà
PUNTI DI CRITICITA’ DEL PROGETTO:
- Esiguità del monte ore a disposizione per gli esperti di musica
- Esiguità del monte ore a disposizione per gli esperti di teatro
- Da quanto sopra esposto si deduce che, una presenza più incisiva al progetto da parte del soggetto finanziatore, senza dubbio aumenta ulteriormente la qualità dello stesso
VALUTAZIONE FINALE
Il progetto ha riscosso consenso sia da parte delle famiglie che delle insegnanti. Queste ultime auspicano che "Chi musica con me?", venga riproposto migliorandone l’assetto complessivo nella parte organizzativa. Magari diversificando con percorsi nuovi, rivolti ai bambini ma anche a docenti o all’extrascuola.
C’è da dire che la triade suono-rumore-silenzio- racchiude al suo interno una tale quantità di attività, azioni, emozioni, scoperte, curiosità educative che viene da pensare ad un progetto con tempi dilatati, che permetta, soprattutto alla scuola, un tempo slow, lungo; utile e necessario a far acquisire e consegnare all’infanzia basi solide per affrontare le realtà sonore del mondo odierno.
Nella seconda parte di questo articolo sarà presentata, in breve, l’esperienza finale relativa al progetto realizzata nella scuola dell’infanzia di San Luca di Atessa.
DivagazioniFilastroccose
Dal racconto “Rapsodia nel bosco”
"La Cicala, direttore d’orchestra del bosco, riunita l’assemblea straordinaria dichiarò:
Mondo bosco che tensione
questa e’ proprio un’invasione
qui ci vuole una soluzione!
Ci dobbiamo dar da fare
questo bosco e’ da salvare.
Ci dobbiam attrezzare
per questo marasma generale.
Basta con le urla insopportabili
dei millehertz incontrollabili!!"
(Rosalina)