Continuano nel continuum
Continuano nel continuum
Le foglie, come astanti al bar, continuano a sorseggiare e a conversare animatamente del più e del meno, standosene comodamente appollaiate tra fusti, arbusti e rami. Continuano, le foglie, a sfarfallare alla brezza mattutina, a ciondolare nell’afosa calura pomeridiana, ad ammiccare voluttuose all’ebrezza dell’imbrunire. Le foglie continuano a ripetersi, rigenerarsi, ritrovarsi.
Un continuum… terreno.
E continuano a cantare, più o meno briosamente, le onde marine. Con un sussurro impercettibile, le onde, si affacciano all’alba sfavillante d’estate. E in un pomeriggio ventilato, increspando gli argomenti, si arricciano, le onde. E in una sera rabbuiata da nere nubi, si caricano di presagio a scontri tempestosi.
Un continuum… liquido.
E continuano , le strade, a percorrere le terre emerse. Le strade al risveglio, eccole agitate, attraversate da ruote frettolose, solcate da ansimanti quanto inquieti motori. Le strade nel meriggio esalano vapori come fuliggini, battute da scrosci violenti delle stagioni che vanno e vengono. Strade che si assopiscono ritirandosi in viottoli e sentieri raggiunti dal buio e strade allertate, avvistate, al calar della notte, da lunghi fasci di luci innaturali.
Un continuum… solido.
E continuano le parole a fluire, in cascata libera incessante. Massacrante e inarrestabile il formulare senso e non senso, ipotesi e teoremi, filosofie e ilarità. Le parole si rinnovano ad est col risveglio della lucidità. Riempiono l’orologio delle ore e affrescano i tempi soppesando gli attimi. Dissetano gli spazi omettendo i silenzi. Contornano giardini, adornano pareti, avvolgono doni, disegnano storie. E le parole illustrano fotografie, condiscono pietanze, abbelliscono sguardi. E additano errori, sentenziano episodi, aggiungono ingredienti e miscelano lacrime. Le parole esaltano fantasie, sciolgono sorrisi, fissano ombre e imprigionano segreti.
Un continuum… sfuggente.
E continuano, le galassie, a mordere l’infinito, fra vuoto e buchi neri, nell’attesa insospettabile di un nuovo bigbang.
"IL" continuum.
(Rosalina)