Teatro natura – Sista Bramini
Teatro natura – Sista Bramini
Teatranti nel Parco – Opi – Val Fondillo
Una scoperta nella scoperta, un laboratorio del teatro natura.
Teatro natura diventato con e negli anni una vera e propria nuova forma teatrale.
Rappresentante italiana, riconosciuta a livello internazionale, Sista Bramini e il gruppo della sua Associazione Thiasos.
La definizione parrebbe esplicita, quasi immaginabile. Un teatro che si muove, si fa, si pensa per e con la natura.
Le sue fondamenta, in effetti, muovono con sintonie più profonde del semplice pensare al mondo naturale che si accompagna al teatro.
Nella scuola di Teatranti nel Parco, promosso dall’ Associazione "Teatro di Goia", diretta da Dacia Maraini, il 4 ed il 5 maggio 2013, si è tenuto un laboratorio di Teatro Natura, in un comune dell’aquilano, valutato fra i borghi più belli d’Italia: Opi.
Laboratorio tenuto da Sista Bramini, coadiuvata dall’artista Camilla Dell’Agnola, collaboratrice di Sista Bramini e componente del gruppo Thiasos.
Brevissimo laboratorio di teatro natura, a dire la verità, peccato. Solo un accenno alle tante espressioni, impressioni ed emozioni che esso suscita, ma capace di trasmettere l’essenza stessa di sè.
Teatro Natura, teatro artistico-poetico, che mette in gioco rigore e libertà insieme, rispetto e fantasia, realtà e sogno, cultura e introspezione, competenza e improvvisazione, parole e musica, tradizione e innovazione, luoghi fuori e luoghi dentro.
Il laboratorio del Teatro Natura si è svolto in Val Fondillo… un luogo fra i più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Ecco una testimonianza del laboratorio di Teatro Natura ad Opi, di un iscritto ai Teatranti nel Parco: Gabriele Di Camillo.
>> Eh sì,… è dura! …Dopo due giorni ad Opi è difficile tornare al lavoro. E’ difficile tornare al lavoro, in città….
Dopo due giorni ad Opi con Sista Bramini e Camilla… c’ è bisogno di un terapeuta … di un monaco zen che ti parli, ti sussurri piano e ti riporti nella terribile normalità quotidiana…
Chi ha assistito sa quello che abbiamo vissuto… provo, tento di scrivere due righe per gli iscritti assenti.
Mamma mia, come iniziare?
Arrivo a Val Fondillo in ritardo….siamo io e una iscritta al corso, accompagnati da Roberto; gli altri erano già sul posto…. Chi è Roberto? E’ un signore, un esperto del territorio che doveva accompagnarci nel punto scelto da Sista Bramini per la lezione. Mentre saliamo ci parla dell’orso, del lupo dei cervi… come noi parliamo del taxi autobus e semaforo….
Pur essendo esperto del posto non riuscivamo a trovarli…. Dovevamo seguire un sentiero che fiancheggiava un rifugio di pastori… Sali e Sali, degli allievi manco una traccia…Allora proviamo a tendere bene orecchie per sentire…. Una lezione, una qualsiasi lezione, ha allievi ed una voce… un docente che spiega racconta parla….Tendo le mie orecchie pur belle larghe ma niente ….solo uccelli … solo animali. Allora tutti e tre cominciamo a chiederci… ma dove cavolo sono? Non si sente nulla!! Saranno ancora molto lontani?…Allora tiro fuori la mia arma segreta… Un fischio a due dita spacca timpani da vero pastore, ed ecco che si sente da lontano Mariapia…”Rooobeeertoo!!!”… OK ! Ci sono. Ma non riuscivamo ad individuare la posizione….
Cammina cammina cammina …( Pollicino non c’entra! ) cammina cammina …ed ecco che li scorgiamo in basso in un’area coperta da foglie…
Erano lì in silenzioso girotondo … ascoltavano il suono del silenzio…. Il silenzio del bosco…sentivano il profumo delle foglie, dei fiori…sentivano i profumi della natura…La Natura insegnava…. Nel frattempo, la guida torna a valle… io non volevo turbare quell’estasi….però scattavo foto….in quel momento, scalzi rotolavano sulle foglie… sotto e sopra le foglie …nuotavano ed erano nelle foglie….Ad un certo punto Sista si alza, mi vede… mi viene incontro e mi dice : Tu… chi sei?? Gabriele! Che fai qui? Beh! Sto con voi con la scuola! Non fare foto! Ma le faccio sempre documento i moment… NON FARLE! Potresti disturbare….Non le ho più fatte… nel bosco.
Dopo vari esercizi di coinvolgimento affiatamento e coordinazione ritmica ….ognuno di noi doveva raccontare ad una persona, una storia, una storia vissuta, da bambino, ieri l’anno scorso… una propria storia. E l’altra ne raccontava una propria. Ricordate l’esercizio emozionante a Pescasseroli con Emanuela Giordano??
Solo che, dopo il reciproco racconto , ognuno doveva mettersi al centro del cerchio e raccontare con parole sue, quello che aveva sentito dal compagno …Bello. Molto bello ed interessante…E’ stato interessante captare l’Output emozionale conseguente alla metabolizzazione narrata…. Straordinario.
Intanto si era fatto tardi, non per inadempienze organizzative… è stato difficile uscire dal Paradiso…
Dopo una gustosa cena, prendiamo posto negli ostelli e subito tutti alla sala polifunzionale…..Dibattito. Domande e risposte sull’attività di O Thiasos Teatro Natura…
Rolando Panfili, ha interpretato desideri e curiosità di tutti noi formulando pertinenti domande a Sista Bramini e Camilla Dell’Agnola…..
Camilla poi ha tirato la “Sua Viola” e ci ha trasportati in un’altra dimensione metafisica…..Un canto Indiano con suono monocorde….
Mattino di domenica 5 ….ore 9,30…se il tempo fosse stato buono, saremmo andati di nuovo a Val Fondillo, ma la notte è venuta giù pioggia e quindi siamo tornati nella sala polifunzionale. Camilla ci prende per mano sfiorandoci con le parole, coinvolgendoci in un crescendo vortice ritmico sonoro di movimento suoni e voci…. Dopo un po’ si erano create pozzangherette di sudore qui e la in sala …. Brevissima pausa ed ecco tornare …ALCESTI.
Adesso Alcesti la conosciamo bene…abbiamo letto, sentito La Giordano su Rilke. Sista per terra seduta al centro e noi tutti come lei ad ascoltare… Alcesti narrata da “Una Narratrice” profonda conoscitrice degli antichi testi… Sembrava un gossip mitologico, sapeva vita mito e miracoli di tutti i personaggi….Noi tutti a bocca aperta ….
La bocca si è spalancata ancora di più, quando ci ha detto di interpretare L’Alcesti SUBITO….
Adesso viene il bello….Lei ci aveva appena fatto una cronaca minuziosa della nota tragedia. Noi la dovevamo “raccontare senza raccontare”.
Con nostra sorpresa, stupore e conseguente terrore, abbiamo visto per terra strumenti vari: campanelli, triangoli , nacchere , bidoni, tamburi vibrafoni etc…
Noi dovevamo rappresentare L’Alcesti con i suoni !!! Il bello è che l’abbiamo fatto! Come lo abbiamo fatto non lo so, ma l’abbiamo fatto e non ci hanno menato….
Abbiamo formato due gruppi da sei persone, divisi lontani per non influenzare ed influenzarci…..
Ogni tanto apparivano Sista e Camilla per migliorare le nostre idee….
Devo dire il vero, a me non piaceva tanto come lo abbiamo realizzato; preferivo il lavoro dell’altro gruppo…. A loro però piaceva di più il nostro…. L’importante che è piaciuto a tutti ed abbiamo avuto la benedizione di Sista e Camilla…. Avevamo pochissimo tempo ed abbiamo dato il massimo…..
Ho scritto troppo ma manca ancora tanto….le emozioni, i suoni i colori, i profumi….Queste cose però non le so scrivere, perdonatemi.
Un abbraccio a Tutti
Gabriele >>.
Gabriele racconta con uno stile artistico-poetico, proprio quello che il teatro natura ha… nella sua natura.
Nel laboratorio di teatro natura, il dibattito di sabato sera, 4 maggio, nella sala polifunzionale di Opi è stato illuminante.
Conoscere le origini, le motivazioni, le ragioni che hanno portato Sista Bramini ad intraprendere un percorso teatrale di tale "natura", ha aperto nuovi spazi mentali e nuove possibilità espressive, in un tempo che il teatro e la cultura tutta in questo paese vede crisi generazionali, valoriali, progettuali, ideali, concettuali.
Sista racconta che la prima curiosità per il teatro nasce da una madre che in qualche modo se ne interessava per problemi con la sfera psichica.
Frequentando l’universita nella facoltà di lettere, studia con Ferruccio Marotti, Edoardo De Filippo e si imbatte nelle esperienze di Grotowsky, che sperimenta un teatro di rigore e libertà inteso come rituale dentro la natura. Si cercava la luminosità dentro e la qualità vibratoria del canto.
Così Sista, in contemporanea vive il teatro atto concreto di Edoardo De Filippo ed un teatro controcorrente alla Peter Brook, strumento di indagine personale. Teatro che può essere pensato anche come rilassamento e svago, ma che ha nelle sue corde la ricerca del "ri-scoprire" le profondità di sè, degradate dalle sovrastrutture della modernità che corre veloce e nn trova il tempo per ri-conquistare il tempo per la propria individualità.
La Bramini fonda O THIASOS* e comincia a pensare di fare teatro nei parchi e per i parchi. Luoghi di equilibrio fra uomo e natura. Passaggi verso la luce dal giorno alla notte e viceversa. Seguire un processo di introversione che è naturale, una connessione col paesaggio che porta a cogliere, a risvegliare il sentire quei tanti elementi che indissolubilmente esistono fra uomo e natura.
Un teatro fatto di piccoli nuclei umani, che non ha bisogno di un luogo preconfezionato, studiato, costruito per contenere corpi umani. La natura è essa stessa scenografia, copione, co-attrice protagonista e co-regista. Nella natura la mutevolezza dei luoghi si integrano, entrano dentro l’umanità che, da parte del tutto, diventa un tutt’uno con la natura stessa.
Sista Bramini esordisce a Città di Castello nel 1989, in un progetto ecologico dal titolo "La fiera delle utopie concrete", interpretando la famosa donna di Beckett immersa nella terra fino al collo. (Era immersa davvero nella terra!)
Il racconto di Camilla Dell’Agnola è altrettanto coinvolgente. Artista eclettica e multiforme.
Camilla comincia a cantare a 6 anni, al coro della Scala di Milano, è anche musicista e danzatrice. Studia una danza che ricerca il contatto concreto con la natura. Lavora su tecniche pre-espressive, lavoro interiore: paesaggio interno e paesaggio esterno. Così il collegamento con Sista Bramini diventa lampante: il teatro è uno studio sull’azione del corpo che "deve fare", è pratica. La natura non analizza, fa, è.
Il canto che esegue con la sua voce e la sua viola è un canto indiano della tradizione Baul**, i folli di dio, musicisti mistici vaganti, che predicano la ricerca di un dio interiore, cantano con uno strumento monocorda, non hanno tempio, ma cercano il contatto con la natura.
Camilla traduce qualche verso del suo canto: "Metto i gioielli e sei nei miei gioielli, metto il sahari e sei nel mio vestito".
Teatro Natura, cogliere l’essenza del chi eravamo e del dove possiamo andare.
Infine Sista Bramini saluta con un aneddoto piacevolissimo ricordando che Edoardo De Filippo un giorno raccontò che dopo uno spettacolo alcune persone gli dissero:- Edoà, ma chi te lo fa fare a fare teatro, non hai una festa, nè un sabato, nè una domenica, non puoi stare con i parenti e lo devi fare pure se hai la febbre -.
Rispose Edoardo De Filippo:- Sempre meglio che lavorare! -.
* http://www.thiasos.it/
** http://digilander.libero.it/milonmela/it/artisti.html
(Rosalina)