Dimenticare
Dimenticare è ricordare senza soffrire. E’ riempire gli occhi dell’anima dei colori del dolore. Attraversare i mille sentieri costellati di dolci e delicate margherite o delle mille campanule di ciclamini insieme a cespugli di intricati rovi, prati di ortiche e rami secchi spezzati e caduti a terra che impediscono il passaggio.
Dimenticare è ricordare senza sentire la colpa, ma soltanto la consapevole conoscenza di sè. Come sentiremmo mai il calore del sole che ci avvolge se avessimo il freddo gelido dell’errore imperdonabile?
Un cuore di pietra? Non lo è se lo "sentiamo" tale. Una fatica immane ergere steccati di legno, cancelli di ferro, muri di ogni sorta. I segni del tempo intaccheranno inesorabilmente. Il legno si consumerà sotto le intemperie, il ferro arrugginerà combinandosi chimicamente con l’acqua e l’aria, dai muri si staccheranno falde di cemento e quelli di pietra a secco si inclineranno fino a cedere, lasciando che alcuni sassi aprano falle che invitano a visioni dall’altra parte.
Seguire il tempo, fa il tempo alleggerito. Lui ti porterà dove vuole il cuore.
Dimenticare è il tempo che dà tempo al cuore.
Dimenticare entra nel cuore, e non si dimentica più, solo piacere di aver vissuto unico, raro, prezioso, irripetibile.
(Rosalina)