Come glielo spieghi l’ arcobaleno ?
A chi il senso della vista non ce l’ha, come glielo spieghi l’arcobaleno?
Sul palmo della mano del cieco puoi disegnare un arco, o due se glielo vuoi dire doppio. Puoi fargli leggere in braille il nome dei colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro,indaco, violetto.
Ma che significa per un cieco rosso o verde o giallo? Che può percepire dell’arcobaleno? Come glielo spieghi.
…Forse al cieco puoi dire che ciò che egli percepisce con i suoi occhi può essere assimilabiele a qualcosa che si chiama buio e, questa cosa che si chiama colore nero, l’arcobaleno non ce l’ha.
Perchè l’arcobaleno ha a che fare con la luce che è bianca, ed è il contrario di nero, assimilabile a buio.
L’arcobaleno è una di quelle cose che, con il resto dei sensi che un non vedente sviluppa, non può percepire.
L’arcobaleno, al cieco, glielo puoi raccontare, glielo spieghi paragonandolo al sentimento della gioia o dell’amore, all’armonia di un coro polifonico che sfuma, amalgama, compenetra le voci per esaltare la musica legata alle parole. Oppure glielo spieghi paragonando l’arcobaleno ad una composizione di musica classica o al suono di uno strumento musicale.
Le " barriere della condizione umana".
Una delle tante.
Puoi sapere di metereologia, fisica, informatica, astronomia, designer, o qualunque altra branca dello scibile umano, puoi parlare di fascino o magia, ma, se non possiedi la vista non sai qual’è e com’è il fenomeno atmosferico dell’arcobaleno.
Non lo tocchi, non lo senti, non lo odori, non lo gusti e, in più, tanto per aggiungere una ulteriore difficolta al cieco, lui NON LO VEDE. Che rabbia!
Certo ci vuole il coraggio del "normodotato" a dire "andare alla cieca". Talis et qualis…
(Rosalina)