Claude Debussy
Claude Debussy nacque a Saint Germain en Laye nel 1862, figlio di un piccolo negoziante. Iniziò bambino lo studio del pianoforte per insistenza di un parente che ne aveva intuito le doti eccezionali. Annesso a dieci anni al Conservatorio di Parigi, si distinse al punto da essere richiesto dalla ricca baronessa russa Nadezda von Meck, amica e protettrice di Ciajkovskij, come pianista personale e maestro delle figlie. Durante il suo soggiorno in Russia venne a contatto con la musica di Mussorgskij, restandone profondamente impressionato. Nel 1884 conseguì il Prix de Rome con la cantata L’enfant prodige. Ritornato a Parigi prese a frequentare il salotto del poeta simbolista Stéphane Mallarmé e nel 1889, in occasione dell’esposizione universale, fece la singolare scoperta della musica giavanese e delle sue esotiche scale a toni interi, destinate ad avere un ruolo significativo nello sviluppo del suo stile personale. Raggiunse la notorietà con il Prélude à l’après-midi d’un faune e, dopo un avvio fortemente contrastato, con il melodramma Pelléas et Mélisande, la cui composizione richiese ben dieci anni di lavoro. Tra le sue opere più eseguite: La mer, Préludes, Images per orchestra, Arabesques, Suite bergamasque, Préludes per pianoforte. Morì a Parigi nel 1918.