Parco Nazionale della Maiella
La Maiella, “padre dei monti” per Plinio il Vecchio, montagna madre per gli abruzzesi, alto, imponente, selvaggio gruppo montuoso con 60 cime, è il cuore del parco. Questo, costituito da quattro grandi individualità orografiche – la Maiella propriamente detta, il Morrone, il Porrara e i Monti Pizzi, con le valli e i piani carsici che fra esse si interpongono – è un parco unico per posizione, asprezza e varietà del territorio. Circa 1800 specie vegetali censite danno un’idea dei risultati di questa varietà, mentre la presenza umana è testimoniata dai centri abitati disposti a corona intorno alla montagna, ma anche da una fitta rete di antichi insediamenti, eremi, tratturi.
Istituito nel 1992 insieme al Parco Nazionale del Gran Sasso, esso si estende per circa 75 mila ettari nelle province di Pescara, L’Aquila e Chieti, interessando 39 comuni:
Abbateggio, Ateleta, Bolognano, Campo di Giove, Cansano, Caramanico Terme, Civitella Messer Raimondo, Corfinio, Fara San Martino, Gamberale, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettomanoppello, Lettopalena, Manoppello, Montenerodomo, Pacentro, Palena, Palombaro, Pennapiedimonte, Pescocostanzo, Pizzoferrato, Popoli, Pratola Peligna, Pretoro, Rapino, Rivisondoli, Rocca Pia, Roccacasale, Roccamorice, Roccaraso, Salle, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant’Eufemia a Maiella, Serramonacesca, Sulmona, Taranta Peligna, Tocco da Casauria.
La Maiella è un imponente massiccio montuoso che abbraccia 30 Km di territorio montano. La cima di monte Amaro con i suoi 2795 m è la seconda vetta più alta dell’Appennino dopo quella del Corno Grande nel gruppo del Gran Sasso. Diverse altre cime superano i 2600 – 2700 metri. Il monte Acquaviva 2737 m, Il monte Pesco Falcone 2657 m, il monte Macellaro 2636 m. Circa il 50% del territorio del Parco è posto al di sopra dei 2000 metri di quota. Le montagne del Parco hanno tutte una conformazione tondeggiante e sono caratterizzate da vasti altopiani d’alta quota che conferiscono al paesaggio atmosfere simili a quelle della tundra norvegese o delle Higlands scozzesi.
Tutta questa armonia è rotta da stupendi valloni, dette anche "forre", che tagliano come colpi di spada il versante orientale del massiccio. I più spettacolari sono il Vallone di Santo Spirito di Fara San Martino, quello di Taranta Peligna dove si trovano le Grotte del Cavallone, quello di Pennapiedimonte e lo splendido canyon della valle del fiume Orta.
Sulla Maiella, inoltre, sono presenti ed ancora visibili, i rifugi dei pastori, che fra le rocce avevano creato ripari per poter soggiornare in alta montagna, mentre attendevano al pascolo dei loro greggi.
Flora e fauna ricche di specificità endemiche del luogo e costruzioni rupestri (eremi) tracce di insediamenti umani antichi, rendono il parco, come in pochi altri luoghi, un intreccio indissolubile fra natura e presenza dell’uomo.
Fonte: "Il Centro" – Quotidiano d’Abruzzo
Per approfondire:
http://www.parcomajella.it/home.asp
http://www.sangroaventinoturismo.it/pagine.asp?idn=43
http://www.maiella.info/maiella.htm
http://www.parks.it/
Florilegio: emozioni dalla natura
Mostra di pittura botanica e naturalistica presso i giardini botanici del Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Maiella presenta la mostra di pittura botanica e naturalistica, veri capolavori della natura a cura dell’artista Anna Maria Aulicino.
La mostra si terrà dal 10 al 18 agosto presso il Giardino Botanico Michele Tenore di Lama dei Peligni (CH) e dal 20 al 30 agosto presso il Giardino Botanico Daniela Brescia di S. Eufemia a Majella (PE).
L’artista diplomata in illustrazione botanica presso la SBA (Society Artists di Londra) espone acquerelli botanici di fiori, alberi, arbusti delle collezioni premiate con medaglie al merito negli anni 2008-2009 dalla prestigiosa RHA (Royal Horticultural Society di Londra) e tavole naturalistiche inserite nelle schede didattiche della Collana Fantura editore Verdone.
La mostra è aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e delle ore 16.00 alle 19.00.
(Rosalina)