Confusione… amica di che
Babilonia, la Torre di Babele! Il primo pensiero. Caos, disordine, il secondo. Mille lingue, e mille significati incomprensibili!
Confusione, amica di che?
Affollamento, ammasso. Di pensieri, parole, immagini, visioni, indistinto, indefinito. Incapacità di collocare al posto giusto,
se parliamo di parole, discorsi e ragionamenti; se parliamo di voci interiori, suoni e timbri; se parliamo d’immagini, sequenze logiche.
Confusione, amica di che?
Difficoltà di vederci chiaro, di sistemare ordinatamente un luogo, un fatto, una esperienza, un momento di sbandamento totale! Una sorta di panico che attraversa il tempo storico, per esempio. Ci troviamo in un momento totalmente confusionario!
Confusione, amica di che?
Dovuta a che? All’incapacità di ritrovare la bussola persa… non si sa come e quando (o forse si sa benissimo se si va a fondo…). All’incapacità di esercitare tutte le facoltà logiche degli individui forse? Si è dimenticato come si pensa? Come si inanellano le idee con un nesso razionale? Mah!
Confusione amica di che?
La confusione prende quando si smontano le certezze e si è assaliti dal dubbio che si insinua nelle più piccole crepe originate dalla bugia, dall’egoismo, dalla lontananza, dal mistero, dal silenzio, dalla doppiezza, dal turbamento, dallo sconcerto, dalla difficoltà di dimostrare, spiegare, capire… dal buio. Le sicurezze si allentano, si slacciano, come le stringhe d’un paio di scarpe. I lacci tengono le redini, non solo d’un paio di scarpe, ma anche dei piedi di chi le indossa. Slacciate le scarpe o provvedi a ritirarne le fila, o le perdi. Vai in confusione se non cerchi di sistemare gli incroci con la tensione giusta, anzi, rischi di fare un bel capitombolo e farti male!
Confusione amica di che?
Nella difficoltà di rendere certo, sicuro, chiaro un pensiero, un gesto, un fatto, una convinzione, un luogo, la confusione si appropria della debolezza e ne fa la propria forza. Come dire a scuola, quando, interrogati e impreparati, si va in tilt. In confusione, appunto! L’impreparazione, il non aver calcolato la possibilità di essere interpellati, il non aver messo, responsabilmente, a posto tutti i tasselli di cui era necessario munirsi per essere pronti ad affrontare l’impegno, hanno fatto dimenticare alcuni dettagli che non andavano assolutamente tralasciati. Accidenti alla confusione!
Confusione, amica di che?
Fiutarla da lontano è una impresa ardua, un intricato dedalo per anticiparla, riconoscerla, gestirla, risolverla. A volte necessitano solo attimi, a volte giorni e a volte anni d’inenarrabili labirinti. Arrossisce chi è confuso, sbanda, si vergogna, è avvilito. Molta della confusione si incontra con l’anima. Un’anima confusa può sentire una cosa per un’altra; non distinguere fra giusto e sbagliato, odio e amore, male e bene. Un’anima confusa è disorientata. Ha smarrito il senso del proprio percorso, oppure è in stato di totale agitazione, sorpresa al punto da non riuscire a trovare il proprio cammino, o ancora un nuovo tragitto da intraprendere, o ritrovare l’itinerario conosciuto. La confusione è, anche, amica dell’anima.
E la "CONFUSIONE", canzone di Lucio Battisti, del lontano 1972 retro del singolo 45 giri "Il mio canto libero". Splendida poesia di Mogol!
Confusione, amica di che?
Amica dell’indistinto, dell’inaspettato, dell’incertezza, dello sconcerto, del pasticcio, della difficoltà, del miscuglio, dell’intruglio. Un detective, non riuscirebbe a ritrovarne il cielo. Sherlock Holmes è probabile… ma è una fantasia!
Come quando non si dosano nel modo giusto gli ingredienti della salsa maionese, resta liquida, non si addensa, va in confusione. Appunto. Impazzisce!!
Divagazione Poetica
NON LO SA
La confusione non capisce.
A momenti impazzisce.
Nella mente e nel cuore
stigmatizza,
la confusione,
molecole
di indistinti pensieri.
(Rosalina)