Dal ritmo all’armonia – Storia della Danza (Cap.I) –
"In principio era la danza", potremmo dire parafrasando le Sacre Scritture. In effetti la danza è venuta al mondo prima della musica. Per noi, che siamo abituati a ballare "a tempo di musica", non è facile immaginarla senza di essa.
Sappiamo però che i soli suoni che accompagnavano le danze dei primi uomini erano grida, battere di piedi, risuonare di ornamenti, e niente più. Quanto bastava tuttavia a originare un elemento sonoro fondamentale: il ritmo.
Quanto ritmo ha donato la danza alla musica e al canto? Il numero degli esempi possibili non ha fine, poiché non vi è creazione musicale, anche tra quelle apparentemente più serie, in cui non si possa avvertire, lento o veloce, un immaginario passo di danza.
Ascoltando con attenzione un brano musicale – classico o leggero che sia – insieme alle emozioni o alle immagini che può risvegliare in noi, possiamo anche scoprire quell’invisibile passo di danza che contribuisce a fare di esso una cosa inconfondibile e viva.
La danza e la musica
Magia della danza
Un impulso naturale dell’uomo – ma non solo dell’uomo – è dare libero sfogo a uno stato d’animo con il movimento. Poi, quando dal movimento scaturisce un ritmo e con esso un senso di liberazione, un’estasi, una gioia di vivere, ecco che dai gesti, dai passi, dai salti, da ogni atteggiamento del corpo nasce la danza. Con il ritmo il movimento acquista infatti qualcosa di armonioso, diviene un linguaggio magico capace di esprimere le forze misteriose che l’uomo sente dentro di sé e nella natura che lo circonda.
Le danze dei primi uomini furono, con ogni probabilità, tentativi di imitare quegli animali che incutevano meraviglia e paura, nell’intento di assomigliare alle divinita che erano convinti albergassero in essi. La danza era quindi un momento sacro nella vita della comunità. Ancor oggi, presso le culture primitive sopravvissute, non esiste avvenimento importante che non venga celebrato danzando; la danza è tutto: è festa, è racconto, è magia, rito religioso, medicina, preparazione alla competizione o alla guerra.
Ma perché danzare? L’impulso alla danza è generato in noi soprattutto dal sentimento della gioia. E’ significativo del resto che la parola hy, con cui gli antichi Egizi indicavano sia il "fare musica" che il "danzare", volesse anche dire "essere felici". Lo stesso era per gli antichi Greci che si ritiene facessero derivare la parola khoreia, cioè "danza","coro", da kharà che significa "gioia". (Romano Becatti-Emma Bisson)