Davanti a un buon bicchiere
E’ molto raro trovarsi davanti ad un buon bicchiere di vino italiano di qualità eccelsa, insieme ad un’amica che con te condivide molto di pensiero e di anima. Accade, secondo me, assai di rado. Quando succede si trascorrono momenti di profonda condivisione di sensazioni, d’idee, di sorrisi.
E’ salutare direi, ed il gusto ottimo del vino aiuta a stare bene insieme. Come se l’avessi conosciuta da sempre. Emozione a pelle, immediata, istantanea. C’era qualcosa in lei… un viso che a me raccontava inquietudine, travaglio interiore. Una serata a narrare di noi. Le parole non sono contenute, di prammatica, di convenevolo. Sono aperte, sincere, sciolte, confidenziali, strettamente confidenziali. Parole che scaturiscono quasi come un fiume in piena, direttamente dal connubio immediato di cuore e ragione, senza passare per nessun decodificatore o ripulitore o raffinazione espressiva e discorsiva. Quasi in automatico entra in funzione il "feeling" o il "feedbeack". Non c’è bisogno di provocarlo, di indurlo, di stimolarlo. Arriva da sè. Ed anche l’attimo del silenzio è parlato, sentito, ascoltato. Ed anche il racconto d’un ricordo, diventa talmente intenso da viverlo come se fosse lo stesso momento d’allora. Senti un turbine che ti travolge e rimette in moto ciò che pensavi di aver cancellato ed invece è ancora lì. E’, che fa parte di te e non l’avevi considerato, o lo avevi lasciato latente da qualche parte. Sonnecchiava, in dormiveglia, solo assopito, in attesa di spiccare un volo di libertà. Delicata, la mia amica, tenera e non sembra. Talmente attenta nel controllare se stessa, da arrivare a negarsi una lacrima, se non con chi sente di comprenderla dentro. E’ vera… non mi ha chiesto nulla.
Divagazione Poetica
CHE SAI DI UN SORRISO
Un sorriso che passa,
è solo un sorriso.
Un sorriso che incontra,
è solo un sorriso.
Un sorriso che ascolta…
si raddoppia.
(Rosalina)