Mondiali, Vuvuzela e Media
I mondiali di calcio in Sudafrica sono iniziati e continuano al suono delle vuvuzelas. Fiato alle trombe! O meglio alle vuvuzelas. Piaccia o no, quel ronzio costante come uno sciame di mosconi in volo (ma dicono imiti il barrito degli elefanti) è la colonna sonora del Mondiale giocato nella nazione arcobaleno. Pare che la nota di questi folkloristici strumenti sia un Si bemolle intonato all’unisono dalla tifoseria e può arrivare fino a 130 decibel – più di una motosega, sostengono gli esperti. Folklore locale, dicono alcuni. Stanno facendo saltare i nervi a pubblico, giocatori, ct, giornalisti e telespettatori del più atteso torneo calcistico del Pianeta.
Se il tentativo di arginare il fenomeno con un divieto proposto dalla Fifa è fallito sul nascere – non si può estromettere dagli stadi un importante elemento della tradizione sudafricana-, c’è chi corre ai ripari come può… Come zittirle? Il sistema escogitato in loco, ribattezzato per l’occasione Vuvu-stop è un’ovvietà improvvisamente divenuta il gadget più gettonato fuori dagli stadi sudafricani: tappi per le orecchie, che dovrebbero essere in grado di ridurre di una trentina di decibel il frastuono.
Più complesse le tecniche per eliminare il fastidioso ronzio dalle attese telecronache delle partite. Un giovane tedesco appassionato di informatica ha elaborato un software che intercetta e cancella determinate frequenze dei suoni creati dalle vuvuzelas, lasciando inalterato l’opportuno clamore dalla tifoseria e la telecronaca dei commentatori.
E le tv non possono cancellare questo suono? Dall’inglese Cnn che ha abbassato il volume della diretta alla tedesca Zdf che è ricorsa a un microfono labiale, tutte le principali emittenti stanno tentando di mettere la sordina alle vuvuzelas. Ma finora con scarsi risultati. La tv di Stato belga ha già trovato una soluzione efficace che sa di rimedio "della nonna": ha abbandonato i microfoni moderni, tornando al vecchio microfono che non trasmette i suoni ambientali.
Insomma, gli appasionati, questa volta, dovranno sopportare, se vogliono godersi le vicende dei loro beniamini! Forza Azzurri!
Divagazioni Filastroccose
DECALOGO per la NAZIONALE AZZURRA
1. Ricordarsi che il miglior ricostituente,
è il tifo di tutta la gente.
2. Non pensare al premio partita,
ma a guadagnare la meta ambita.
3. Qualunque avversario bisogna marcare,
senza intenzione di volerlo falciare.
4. Stare tranquilli nel proprio ritiro,
prendendosi un po’ in giro.
5. Avere bene in mente il proprio ruolo,
altrimenti si rischia qualche volo.
6. Osservare le tattiche di gioco,
per concedere poco poco.
7. Dosare la propria irruenza,
per avere pulita la coscienza.
8. Possedere una mentalità vincente
e la sconfitta non peserà niente.
9. Prepararsi ad arbitraggi spensierati,
per non rimanere poi buggerati.
10. Portare la maglia azzurra con dignità
Per onorare, con l’esempio, la civiltà.
(Rosalina)