Attenzione-Affrontare Insieme il Rientro a Scuola
L’articolo di seguito riportato, scritto dalla pedagogista dott.ssa P. Baldrighi, che la sottoscritta ha già menzionato in altri brani riportati sul sito, ha piacevolmente confermato quanto vado sostenendo da diverso tempo, e cioè la pedagogia ‘slow’. Calma, piano, senza fretta, senza accavallare azioni, pensieri, attività frenetiche che fanno di un/a bambino/a una macchina competitiva per il mero gusto di avere figli che fanno qualcosa, che, si badi bene, non hanno scelto di spontanea volontà, ma indotti in qualche maniera, a far parte di un meccanismo ‘mangiacoscienza’, (perchè mi sarebbe piaciuto e non ho potuto, la tesi più accreditata presso i genitori), che toglie fantasia, magia, scoperta, creatività, desideri, nell’età umana fatta apposta per mettere in moto quei meccanismi che favoriscono le capacita di assorbire, gustare, sperimentare… tutte le evoluzioni del pensiero.
‘BAMBINI CON L’AGENDA’
‘Affrontare il rientro a scuola e le attività pomeridiane senza dimenticarsi l’importanza del sano ‘far nulla’.
Li aiuterà a conoscere meglio loro stessi e ad apprendere meglio.
Le vacanze sono finite, è tempo di ricominciare. L’estate è proprio una bella stagione per i nostri bambini: nutre, rilassa e procura buone energie per affrontare nuove avventure. L’anno che li attende sarà ricchissimo e così la loro agenda, pronta a scandire ogni istante della giornata e del rapporto con gli altri: la scuola (con il tempo lungo o pieno), i compiti, gli sport dilettantistici o agonistici, i corsi di lingua, quelli di musica, canto e teatro, la danza, la lettura, un po’ di tv, le consolle gioco e per i più grandicelli facebook, gli amici, 3 pasti più 2 merende, la nanna… e la giornata è finita.
Sapete cosa manca nella bella e ricca agenda dei nostri figli? L’ozio.
L’ozio non è una perdita di tempo, al contrario è una risorsa.
In una stagione della vita dove l’apprendimento e le relazioni sono fondamentali, oziare puo’ sembrare una proposta azzardata e contraddittoria. Ma non è così.
La vita dei nostri bambini è pianificata, ogni esperienza è mediata da una perfetta organizzazione che tiene conto dei tempi, modi, obiettivi e risultati, tutto è molto ben strutturato dall’adulto.
L’agenda non prevede spazi riservati allo stupore genuino per sperimentare senza filtri.
Ciondolare per la casa, viaggiare da un pensiero all’altro, incantarsi guardando il soffitto senza osservarlo davvero, è un modo per incontrare se stessi, conoscersi, fare esperienza di sè, facendo emergere sentimenti, emozioni, bisogni.
Questi momenti di apparente assenza dalla realtà e di libertà sono davvero importanti per il benessere psico-fisico dei nostri bambini, permettono di elaborare e poi fissare la quantità enorme di dati che, durante il giorno, come piccoli ma efficienti computer, introducono.
Pertanto, è bene che, durante la settimana, abbiano la possibilità di trascorrere un po’ di tempo a casa, senza programmi o indicazioni su cosa fare. Queste pause di tranquillità vanno riconosciute, assicurate e rispettate.
Non è necessario da parte nostra indagare per sapere cosa emerge, cosa provano, cosa pensano… Quando e se sarà necessario saranno loro ad aprire il cuore e la mente, sempre se troveranno nelle vicinanze dei buoni interlocutori.
I genitori devono ricordare di mettere nella loro agenda il tempo del buon ascolto’.
(Fonte: Bene Insieme – anno 21 – numero 7)
Divagazione Filastroccosa
L’ANNO DELLA SCUOLA
Settembre………… prendo lo zainetto
Ottobre……………… trovo un amichetto
Novembre………… apro l’ombrello
Dicembre…………. nasce il Bambinello
Gennaio…………… aspetto il mondo bianco
Febbraio…………… faccio il saltimbanco
Marzo……………….. odoro viole profumate
Aprile………………… rincorro farfalle colorate
Maggio……………… apro le finestre
Giugno……………… saluto le maestre
Luglio……………….. non mi devo scottare
Agosto………………. che bello giocare!
(Rosalina)