Teoria delle Intelligenze Multiple (2 parte)
L’INTELLIGENZA
Il punto di partenza della concezione di Gardner è la convinzione che la teoria classica dell’intelligenza, basata sul presupposto che esista un fattore unitario, misurabile tramite il QI, sia errata.
Ogni persona è dotata di almeno sette intelligenze ovvero, è intelligente in almeno sette modi diversi. Ciò significa che alcuni di noi possiedono livelli molto alti in tutte o quasi tutte le intelligenze, mentre altri hanno sviluppato in modo più evidente solo alcune di esse. Tuttavia è importante sapere che ognuno può sviluppare tutte le diverse intelligenze fino a raggiungere soddisfacenti livelli di competenza. Gardner sostiene pertanto che tutti possiamo sviluppare le nostre diverse intelligenze se siamo messi nelle condizioni appropriate di incoraggiamento, arricchimento e istruzione. Inoltre le intelligenze sono strettamente connesse tra di loro e interagiscono in modo molto complesso.
Dopo aver effettuato indagini sull’intelligenza dei bambini e su adulti colpiti da ictus, egli giunse alla conclusione che gli esseri umani non sono dotati di un determinato grado di intelligenza generale, che si esprime in certe forme piuttosto che in altre, quanto piuttosto che esiste un numero variabile di facoltà relativamente indipendente tra loro, Gardner arriva a identificare differenti tipologie di intelligenza:
- Intelligenza logico-matematica: capacità di usare i numeri in maniera efficace e di saper ragionare bene. Questa intelligenza include sensibilità verso principi e relazioni, abilità nella valutazione di oggetti concreti o astratti. In breve:
* riconoscimento di modelli astratti
* ragionamento induttivo
* ragionamento deduttivo
* saper discernere relazioni e connessioni
* saper svolgere calcoli complessi
* pensiero scientifico e amore per l’investigazione
- Intelligenza linguistica: capacità ad usare le parole in modo efficace, sia oralmente che per iscritto. Questa intelligenza include padronanza nel manipolare la sintassi o la struttura del linguaggio, la fonologia, i suoni, la semantica, e nell’uso pratico della lingua.
In breve:
* facilità di parola
* saper spiegare, insegnare e apprendere verbalmente
* saper convincere altri (linguaggio e scrittura persuasiva)
* analisi meta-linguistica
* humour basato sulla lingua
* memoria verbale
- Intelligenza spaziale: abilità a percepire il mondo visivo/spaziale accuratamente e operare trasformazioni su quelle percezioni. Questa intelligenza implica sensibilità verso il colore, la linea, la forma, lo spazio. Include la capacità di visualizzare e rappresentare idee in modo visivo e spaziale.
In breve:
* immaginazione attiva
* saper trovare la propria strada nello spazio (forte senso dell’orientamento)
* formare immagini mentali (visualizzare)
* rappresentare graficamente (pittura, disegno, scultura, ecc)
* riconoscere relazioni di oggetti nello spazio
* manipolazione mentale degli oggetti
* accurata percezione da angoli diversi
* memoria visiva
- Intelligenza musicale: capacità di percepire, discriminare, trasformare ed esprimere forme musicali. Capacità di discriminare con precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi.
In breve:
* apprezzamento per la struttura della musica e del ritmo
* sensibilità verso i suoni e i modelli vibratori
* riconoscimento, creazione e riproduzione di suono, ritmo, musica, toni e vibrazioni
* apprezzamento delle caratteristiche qualità dei toni e dei ritmi
- Intelligenza cinestetica: nell’uso del proprio corpo per esprimere idee e sentimenti e facilità ad usare le proprie mani per produrre o trasformare cose. Questa intelligenza include specifiche abilità fisiche quali la coordinazione, la forza, la flessibilità e la velocità.
In breve:
* controllo dei movimenti del corpo "volontari"
* movimenti del corpo "pre-programmati"
* esternazione della consapevolezza attraverso il corpo
* connessione mente-corpo
* abilità mimetiche
* perfezionamento delle funzioni del corpo
- Intelligenza interpersonale, abilità di interpretare le emozioni, le motivazioni e gli stati d’animo degli altri. Abilità di percepire e interpretare gli stati d’animo, le motivazioni, le intenzioni e i sentimenti altrui. Ciò può includere sensibilità verso le espressioni del viso, della voce, dei gesti e abilità nel rispondere agli altri efficacemente e in modo pragmatico.
In breve:
* comunicazione verbale/non verbale efficace
* sensibilità verso gli stati d’animo, i sentimenti, i temperamenti altrui
* saper creare e mantenere la "sinergia"
* profondo ascolto e profonda comprensione delle prospettive altrui
* empatia
* lavorare in gruppo in modo cooperativo
- Intelligenza intrapersonale, abilità di comprendere le proprie emozioni e di incanalarle in forme socialmente accettabili. Riconoscimento di sé e abilità ad agire adattivamente sulla base di quella conoscenza. Avere una accurata descrizione di sé; coscienza dei propri stati d’animo più profondi, delle intenzioni e dei desideri; capacità per l’autodisciplina, la comprensione di sé, l’autostima. Abilità di incanalare le proprie emozioni in forme socialmente accettabili.
In breve:
* concentrazione mentale
* saper essere memore e attento ("fermati e annusa le rose")
* metacognizione ("pensare al pensare")
* coscienza e discriminazione della gamma delle proprie emozioni
* coscienza delle aspettative e delle motivazioni personali
* senso del sé
* coscienza spirituale
- Intelligenza naturalistica: relativa al riconoscimento e la classificazione di oggetti naturali Oggi è forte l’impatto con i problemi dell’ambiente e sono evidenti le grandi dosi di intelligenza e sensibilità richieste per salvare l’ambiente dal degrado, dall’abbandono, dal depauperamento; per salvare specie animali dall’estinzione; per preservare foreste pluviali dalla distruzione totale che causerebbe cataclismi climatici; per proteggere animali dallo sfruttamento frenato, dall’abbandono, dalla vivisezione, dalla violenza imposta; per proteggere dall’estinzione piante tropicali medicinali utilizzate per combattere gravi malattie e forme tumorali; per ridurre l’inquinamento di intere regioni che provoca effetti devastanti sulla salute degli uomini; per rendere le nostre città più vivibili, i nostri cibi più sani, le nostre case più sicure.
Chi ha una spiccata intelligenza naturalistica manifesta:
* comunione con la natura
* sensibilità verso flora e fauna
* amore per l’allevamento di animali o la coltivazione di piante
* cura e interazione con creature viventi
* apprezzamento dell’impatto della natura su di sé e di sé sulla natura
* saper riconoscere e classificare oggetti naturali
- Intelligenza esistenziale, che riguarderebbe la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali concernenti l’esistenza e più in generale nell’attitudine al ragionamento astratto per categorie concettuali universali.
L’intelligenza esistenziale è la premessa del pensiero filosofico, l’attitudine al ragionamento astratto, all’analisi delle implicazioni etiche. Si manifesta nella scienza, nella mitologia, nella religione, nell’elaborazione di sistemi filosofici e nelle varie forme d’arte. Gardner fa risalire questa capacità all’età della pietra, quando l’uomo si interrogava sulla realtà cercando di dare risposte in grado di placare il timore nei confronti di ciò che non capiva e di confrontarsi con ciò che sentiva più grande di sé. Il concetto di intelligenza esistenziale è connesso, da una parte, alla pluralità delle intelligenze e alla capacità di usarle e coordinarle consapevolmente nella vita quotidiana e, dall’altra, dal superamento stesso dei limiti del quotidiano per affacciarsi al trascendente.
- Non a caso Gardner ha ipotizzato, pur se di sfuggita, anche l’esistenza di una intelligenza spirituale, nel suo ultimo libro Intelligence reframed, riedizione non ancora tradotta in italiano del suo classico Frames of the Mind, scritto nel 1983 e conosciuto in Italia come Formae mentis.
Un esempio molto semplice e significativo lo possiamo trovare nella vita di tutti i giorni nell’atto di cucinare una pietanza. Ciò mette in moto e in relazione più di una delle nostre intelligenze: leggere la ricetta (intelligenza verbale); calcolare gli ingredienti necessari (intelligenza matematica); tenere conto dei gusti personali (intelligenza intrapersonale) e di quelli altrui (intelligenza interpersonale). Se ciascuno è cosciente delle proprie intelligenze più forti e di quelle più deboli, può usare le più forti per sviluppare o compensare quelle più deboli.
(Rosalina)