Teoria delle Intelligenze Multiple (1 parte)
Da sempre, il dilemma di come sorga e da dove provenga l’intelligenza, è stato oggetto di studio da parte dei ricercatori delle più svariate branche della scienza.
Gli sviluppi, negli ultimi anni, delle ‘neuroscienze’, hanno contribuito ad allargare gli orizzonti delle conoscenze ed a
rispondere a molte domande fino ad ora insolute.
Le nuove frontiere dell’educazione, ad esempio, si sono aperte grazie alla constatazione che, le scienze, tutte, hanno necessariamente bisogno di interagire fra loro, che non possono esistere a compartimenti stagni come l’essere umano non può vive a compartimenti stagni.
Esiste una continua interdipendenza fra inconscio, pensiero, azione, causa, effetto, di ogni comportamento che ci fa unici ed esseri sociali allo stesso tempo. Anche se non è ancora tutto spiegato e chiarito.
Gli studiosi sostengono che l’essere umano sfrutta ancora solo una piccolissima parte del proprio cervello e che non ancora comprendiamo e scopriamo tutti i meccanismi che fisicamente e psicologicamente regolano i flussi intellettivi per tutta una vita.
Da questa teoria sono nate le nuove tendenze educative sulla ‘personalizzazione degli apprendimenti’ e cioè offire a ciascuno la possibilità di sviluppare le proprie inclinazioni personali, l”educazione permanente’ e cioè che si apprende per tutta la vita (come dire ‘non si finisce mai di imparare’ oppure ‘più so e più mi accorgo di non sapere’ di Seneca, ‘e quanto più intendo, tanto più ignoro’ di Tommaso Campanella), la ‘competenza’, cioè saper rimodellare le conoscenze ed applicarle in campi diversi, il concetto di ‘apprendimento multiplo e/o cooperativo’, cioè più imput decodificati e messi in comunicazione ed in circolo in più campi contemporaneamente.
Più di 25 anni fa, il professore Howard Gardner, psicologo statunitense, professore alla facoltà di Scienze dell’Educazione all’Università di Harward, elaborò la ‘Teoria delle Intelligenze Multiple’ che, in seguito è stata applicata in vari paesi con risultati molto positivi. E’ una teoria che ha rivoluzionato il concetto di intelligenza, che parte dall’idea che gli esseri umani siano dotati, perlomeno, di otto differenti tipologie di intelligenza:
– Linguistico – verbale
– Logico – Matematica
– Spaziale
– Musicale
– Interpersonale
– Intrapersonale
– Corporeo-cinestetica
– Naturalistica
Ultimamente, Gardner ne ha aggiunto una nona
– Esistenziale
E ne ha ipotizzato una decima
– Spirituale
Ogni persona, in accordo con la propria predisposizione genetica e le esperienze che vivrà durante la vita, andrà via via formando un profilo delle intelligenze. Cioè, tutte le persone possiedono il complesso delle intelligenze, sviluppate in modo diverso. Alcuni, ad esempio, utilizzano con più facilità l’intelligenza linguistica ed altri quella musicale.
Questa differenza può essere dovuta al fatto che i primi hanno potuto godere di una buona educazione formale, della possibilità di leggere molto, dell’apprendimento delle lingue. Viceversa, nel secondo caso, è stata maggiormente favorita l’intelligenza musicale perchè, ad esempio, i genitori sono musicisti e/o perchè è stata offerta l’opportunità, fin dalla tenera età, di suonare strumenti musicali.
Negli apprendimenti, quindi, qualcuno si troverà facilitato ad imparare con la lingua orale o scritta, qualcuno troverà più accattivante il linguaggio non verbale: movimenti, gesto, mimica, disegni, colori, ed altri ancora che apprenderanno più rapidamente cantando una canzone.
Come, ad esempio, è molto difficile che si sviluppi l’intelligenza naturalistica se non si effettuano attività all’aria aperta.
Nella scuola, e soprattutto nella scuola dell’infanzia, gli insegnanti hanno il difficile compito di osservare quali sono le intelligenze più consolidate e quali le meno sviluppate, durante tutto il percorso scolastico, poichè i bambini cambiano ed utilizzano intelligenze diverse in momenti diversi.
L’affascinante compito dei docenti è di motivare i bambini cercando di assecondare le loro inclinazioni per facilitare l’apprendimento attraverso il raggiungimento di una adeguata crescita.
Con la sua Teoria delle Intelligenze Multiple, Howard Gardner ridà dignità e importanza a tutti i diversi aspetti dell’essere umano. Privilegiando solo l’aspetto razionale dell’individuo e le sue capacità quantitative e produttive, infatti, si finisce col perdere il senso della propria identità e del senso stesso della vita, perché privati di tutte quelle componenti affettive, corporee, immaginative, intuitive, etiche e spirituali, che – tutte insieme e insieme a quelle razionali – costituiscono la complessa e ricca totalità del nostro essere.
In un prossimo articolo saranno analizzate le caratteristiche di ogni intelligenza.
Divagazione Filastroccosa
COM’E’ CHE SONO QUI
Quando nel mondo sono arrivato
la mamma dice che sono nato.
Ricordo il latte ed il succhiotto
la ninna nanna e l’orsacchiotto!
Ora, a scuola, racconta la maestra,
non sono arrivato dalla finestra,
ma da qualcosa che viene dal cuore,
di papà e mamma e si chiama amore.
(Rosalina)