Guerra
Come diceva Gigi Proietti nello spettacolo "A me gli occhi please", "Uno solo di quegli animaletti, uno solo!"
La prima guerra che si fa è quella x l’origine della vita. Uno solo, fra milioni di spermatozoi è quello che conquista le grazie di un solo ovulo. (cn le dovute eccezioni naturalmente).
Eh si. Perchè è pur sempre una guerra. Vince il più forte, il più scaltro, il più temerario.
Ce l’abbiamo nel DNA il senso della guerra, della battaglia, se per esistere si nasce da un combattimento all’ultimo filamento.
E da lì incontriamo tutta una serie di guerre. Per nascere, per crescere, per affermare principi, per difendere diritti, per abbracciare convinzioni o credi o vangeli.
In sostanza c’è sempre il senso della conquista, dell’acquisizione di un dominio, della prova di forza, della dimostrazione di una predominanza o di una sottomissione.
C’è sempre nel senso della guerra una vittoria e una sconfitta. Un debole che dovrebbe soccombere per bramosia di potere, ricchezza, denaro o semplicemente per follia pura.
E, visto che siamo moltitudine, dalla nostra mente sono stati inventati armi ed eserciti. Armi sofisticate, macchine da guerra, al punto da farne oggetto di parate.
Si misura, si valuta, si mostra la forza di un popolo dagli armamenti bellici, dalla quantità di soldati, dalla qualità del loro addestramento. Ed esistono gli strateghi della guerra. Sulla scorta della storia romana… tecniche di guerra, resistenza ad ogni avversità.
Si comicia col battibecco, la scaramuccia, le punzechiature, litigio, scontro.
Guerra, fonte inesauribile di guadagno. Intere generazioni di famiglie hanno vissuto e vivono vita da nababbi sulla morte di uomini in battaglia. Pensava mai l’inventore della polvere da sparo o dell’atomica che potessero essere fautori di stragi umanitarie?
E si può mai ritenere che la guerra è il metro di misura fra pace e crimine efferato?
La guerra esiste in natura. Ma l’animale agisce per istinto, mentre l’essere intelligente (così ci siamo arrogati il diritto di definirci), agisce con cognizione di causa… forse.
Però, quando si arriva a gioire di corpi maciullati, amputati, dissanguati, torturati, dubito che l’intelligenza sia un valore aggiunto.
E mi sopravvengono pensieri. Un famoso aforisma di Einstein dice: Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.
E si osanna e si esalta l’atto eroico. Bisogna conoscere, attraversare la guerra e raccontare del sentimento e della solidarietà e della coscienza, dell’umanità, del perdono, della pietà e, allo stesso tempo, la guerra che genera le ignominie più brutali.
E abbiamo bisogno di un premio Nobel per la pace per ricordare o riconoscere.
Ed esistono guerre "dimenticate", quelle che "non convengono" a grandi gruppi "umani" per interesse politico, strategico, strategico-economico. I cosiddetti, "focolai di guerra".
Ed ecco in arrivo i vigili del fuoco della guerra: i promotori di pace, gli osservatori, i diplomatici, i mediatori, le organizzazioni umanitarie, quelle mondiali preposte a spegnere o circoscrivere le zone incendiate.
Guerrre, siti di diatribe su confini terrestri e confini mentali.
La pulizia etnica. Pulizia, un termine che indica spazzare la sporcizia, eliminare fonte di infezioni, usato, in questo caso, per eliminare popoli che altri popoli ritengono inservibili.
Parliamo di popoli o branchi?
Si pulisce per infangare, per far scorrere sangue, al semplice scopo di aumentare la velleità di predominanza.
Effimero convincimento che fomenta odio, alimeta risentimento, esalta la sofferenza e va a braccetto col dolore.
La "soluzione finale" anche detta, la guerra. Quella che dovrebbe risolvere ogni problema. La casistica è infinita.
Ed è così interessante, accattivante, che il bisness della guerra è l’incipit della quasi totalità dei videogiochi, di tutta una casistica di giocattoli, del look mimetico, del fashion hair.
Il taglio dei capelli dei marines statunitensi, le calzature"gli anfibi" e gli orologi dei marinai e le stellette, "i gradi". Persino si sono scomodati i più grandi stilisti del world style per rinnovare le stantie divise e stare al passo con i tempi.
Nuovi stili per una vecchia signora che si mantiene sempre in forma, lifting: satelliti spia, puntamento a distanza, niente più napalm o gas, ed è più fresca che mai. Continuamente ringiovanita anche quando si trascina da anni.
Non ditelo a nessuno… E’ un segreto militare! TOP SECRET!… Ma che ho scritto? Di guerra? Le mie ipotetiche dissertazioni "ipoteticamente" pseudo-filosofiche!
Ci sono una moltitudine di "esperti" in materia, che considererebbero le mie parole, nella lontanissima se non inimmaginabile ipotesi che leggessero, "fanfuglie e pinzillacchere". Prove di pensiero di una semplice profana, appartenente alla razza umana di sesso femminile.
Chiedo venia con le attenuanti del caso.
"L’umanità avrà la sorte che saprà meritarsi". (Albet Einstein)
(Rosalina)