STA IL RAMO
Sta, su quell’albero,
il ramo.
Solo e guardingo
annaspa nell’aria.
Sta, il ramo,
derivazione di altri rami.
Sta, a concessione
di un tronco
che, imperioso,
si erge fra sterpaglie.
Arranca, il ramo,
come a catturare
l’atmosfera.
Sta, come braccio
di legno contorto.
Accenna onde
come increspatura di mare,
senza schiuma.
Sta, su quell’albero,
il ramo.
Non ha sobbalzi
se non scosso dal vento,
non ha sussulti
se non toccato.
Mensola d’appoggio
alla cinciallegra
e casa d’accoglienza
di passero e ghiandaia.
Sta, su quell’albero,
il ramo.
Si allunga, si stende,
alla ricerca dell’infinito.
Non arriverà mai.
(Rosalina)