La sana noia
Già, la noia che fa pensare come ad uno di quei sentimenti che si tendono a scacciare al più presto. La noia nel senso comune significa non aver voglia di fare niente.
La noia condizione dell’insoddisfazione. Oppure la noia che può essere amica dell’insofferenza. O la noia sinonimo di monotonia o seccaggine. La noia condizione di nausea per qualunque situazione ci dia il senso del fastidio, dell’indesiderato, dell’insopportabile e dell’intollerabile. Si arriva a pensare, o meglio, ritenere una persona, sgradita se ci annoia nei suoi atteggiamenti o nel suo discorrere, perche a noi dà l’idea del rompiscatole.
Eppure la noia ha la sua utilità, come ogni sensazione percettiva che ci attraversa. Ho letto un articolo molto illuminante a riguardo, dedicato ai più giovani, ma riflettendoci, sarebbe adattabile a tutte le età umane e a tutte le condizioni con i dovuti aggiustamenti del caso.
Parla la scrittrice Paola Mastrocola: "Alcuni autorevoli studiosi scrivono che l’intelligenza non va eccessivamente stimolata. Attenzione al nostro riempire i figli di occupazioni, attività, esperienze, viaggi e contatti! A breve, forse può accellerare il loro approfondimento; ma a lungo termine non è detto che migliori le loro doti intellettive. L’intelligenza è la capacità di trovare collegamenti tra cose che apparentemente non paiono collegate. Ci vogliono memoria e concentrazione, silenzio e tranquillità. Anche la noia, perchè no? Perchè appaia, nel buio di una giornata oziosa, il lampo di un’idea. Se così fosse, sarebbe il caso di lasciare tranquilli i nostri figli. Smettiamo di temere che abbiano una sana giornata vuota, senza nulla da fare; in quel nulla potrebbero, per esempio, pensare. O abbandonarsi ai cortocircuiti misteriosi e imperscrutabili del loro cervello".
Qualcuno obietterà: ma i grandi difficilmente hanno il tempo di annoiarsi. Eppure quale migliore viatico per distendere la rattrappite circonvoluzioni cerebrali che lavorano continuamente e ripetitivamente sempre e solo nelle stesse direzioni. Avremmo bisogno anche noi grandi di prenderci il nostro tempo per la sana noia.
La noia che da nemica odiosa può diventare amica dilettevole.
Questo periodo dove c’è odore di vacanza, potrebbe essere una buona occasione per provarci. La sana noia che i grandi potrebbero adoperare per pensare, mettere a posto le idee, riflettere e magari… osare l’uso della dimenticata fantasia!
Divagazione Dialettale
UFFA’!
Me so stufate!
Me so bbuttate!
Uffàà! E che cappre è!
Sempre li stesse passe…
sempre le stesse facce!
Vu sapè che c’è de nove?
Me mette a pazzijà nghe l’ove.
Se si squacce… Tante piacere!
So fatte na cose senza dovere!
Oh! Ugne tante ce vo na pazzetà.
E sennò, come se fa a scarecà!
(Rosalina)