Pillole … Sarcastiche 1
Sovente ci costringiamo, per esprimere un concetto, a discorsi alla Cicerone, mille frasi ricche di enfasi, metafore, intrecci da romanzo giallo. Invece, adoperando espressioni o pillole sarcastiche, spesso si riesce ad esprimere, in modo breve e conciso tutto quello che si vuol dire. Con leggerezza, anzi, è proprio quel sorrisetto sottile, che appena atteggia le labbra, che ci diverte e allo stesso tempo, magari, ci fa accettare quello che non avremmo voluto sentirci dire o che con difficoltà riusciamo a condensare in una manciata di parole.
Molte persone, nel mondo dello spettacolo ne hanno fatto un cavallo di battaglia, oppure nella cultura letteraria molte frasi sono diventate famose e si ricordano personaggi illustri per questa caratteristica.
Al femminile, nel mondo dello spettacolo, mi piace nominare la Litizzetto, Sabina Guzzanti, Francesca Reggiani e ultima rivelazione Geppi Cucciari.
E che dire del sarcasmo pane per i vignettisti che con la loro verve ironica raccontano di vicende politiche, economiche, sociali. Sono i primi a giocare con poche parole per farsi beffa di quelli che poi impiegano pagine di giornali per spiegare, giustificare, illustrare, convincere o sedare gli animi accesi per un accaduto che ha destato scalpore o malcontento.
L’intento di proporre una serie di pillole sarcastiche viene proprio dall’esigenza di dimostrare che, dietro quelle poche parole se ne nascondono molte altre ma, dirle tutte, alla fine diventano quasi un peso, superflue. Ne bastano poche e ben dette per dire la stessa cosa. Parole incisive, penetranti, che mirano esattamente al centro del concetto. Basta una mente arguta che colga il senso, una capacità credo innata, che fa la differenza.
Come si suol dire: se parlassimo di meno e agissimo di più, sarebbe meglio.
Mi permetto di aggiungere che già il diritto all’informazione fa acqua da tutte le parti… se mancasse il sarcasmo dove mai e come avremmo la possibilità di riflettere in libertà?
Questa è la prima serie.
– Una bambina ricchissima corre lungo un prato tirandosi dietro un filo cui è attaccato un jet.
(Romano Bertola)
– Più di ogni altra occasione nella storia, l’umanità si trova di fronte ad un bivio. Un sentiero conduce alla disperazione e alla completa impotenza. L’altro, all’estinzione totale. Preghiamo di avere la saggezza di compiere la scelta corretta.
(Woody Allen)
– Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo.
(Giuseppe Saragat)
– Vorrei darti un calcio nei denti, ma perchè poi devo migliorarti il look?
(Insulti americani)
– Chissà quante mamme mongole piangono perchè hanno un figlio europoide.
(Marcello Marchesi)
– L’Italia conta oltre cinquanta milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
(Orson Welles)
– I modelli dovrebbero sforzarsi di assomigliare ai loro ritratti.
(Salvador Dalì)
– La cosa più bella nei bambini è il ricordo della notte in cui li abbiamo fatti.
(Johann Wolfgang Goethe)
– Come esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero esistere anche dei politici onesti.
(Dario Fo)
– Coraggio, il meglio è passato.
(Ennio Flaiano)
Fonte: ‘Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano’ – Gino&Michele Matteo Molinati – Zelig Editore Milano
(Rosalina)