Senza riposo prima di…
Nella nuova sede dell’Accademia c’è un gran trambusto. Sedie che si spostano e si sistemano a più file, come per una prima, fili elettrici che si allungano nel salone, amplificatori, microfoni, tastiera spostata nella sala del teatro. Ragazzi e ragazze che vanno su e giù per il corridoio e che poi man mano
si accomodano in religioso silenzio. Che succede? C’è la nostra "manager-team" Domenica Tumini che non si ferma un attimo, come sempre. Attraversa tutta la sala, controlla, le si legge in faccia la tensione, osserva, concentrata, tutti i visi dei presenti e con gli occhi scorre, contemporaneamente, un foglio su cui scrive minuziosamente appunti. L’espressione è preoccupata, pare in uno stato ansiogeno all’ultimo stadio. Quel foglio rappresenta la scaletta di ciò che si sta preparando e subisce continui cambiamenti, revisioni, aggiustamenti e lei cerca di mantenere il controllo massimo di tutta la situazione. Ci troviamo alle prove dello spettacolo dell’Accademia NATALE SUONANDO: "QUANDO LA MELODIA INCONTRA IL RITMO" nel quale si esibiranno gli allievi dei corsi di canto leggero e batteria. Ci sono, naturalmente, i maestri di canto leggero e batteria, Ilaria Carlucci e Paolo Fidelibus, arrivano i chitarristi e la loro strumentazione, ed ancora la responsabile ed infaticabile Domenica sistema, ragguaglia, predispone, a che tutto sia pronto e al punto giusto. Si comincia. Dalla scaletta di prova si chiamano man mano i cantanti ed i batteristi, ci si ferma, si aggiustano gli accordi, si riprovano battute, si cercano possibili cambiamenti ed adattamenti di voce e di strumento. E’ un ritmo frenetico, incalzante, che non lascia respirare. Bisogna tenere presente tutte le variabili del caso: emozioni, insicurezza, spazi, tempi. E allora, l’organizzatrice del backstage, si avvicina ad ogni allievo o allieva e con la sicurezza ed affabilità che la contraddistingue, rassicura ognuno, precisa, ricorda, in modo che tutto sia definito anche prima di provare il pezzo da eseguire. Senza tregua, senza riposo… è da tempo che si prepara: avvisi agli allievi, contatti con i musicisti, lavoro di grafica computerizzata, pc in tilt, stampante che fa le bizze, dialogo continuo con e per gli insegnanti per definire tempi, spazi, modi, telefonino letteralmente surriscaldato per
settimane e quella benedetta scaletta che costantemente viene corretta con gomma e matita! Si snocciolano uno dopo l’altro tutti gli artisti in erba, ognuno di loro riceve gli ultimi consigli, o meglio, le ultime dritte perchè il brano scelto da presentare, arrivi al pubblico nel miglior modo possibile. Al termine, finalmente, un sospiro di sollievo ed un sorriso di soddisfazione si legge sul viso di tutti. I maestri sono riusciti a gestire l’agitazione degli alunni, i musicisti si sono divertiti a scovare nuovi accordi per limitare eventuali defaillance e l’organizzatrice finalmente si distende su una sedia lasciando penzolare le braccia in una situazione di totale rilassamento, individuata, riconosciuta ed assaporata fra la spossatezza ed il senso di liberazione! Che dire, senza riposo… ma… soprattutto… senza di te… senza il tuo prezioso, insostituibile supporto, senza il tuo sostegno, la tua grinta, il tuo "savoir faire" e, soprattutto, senza la tua competenza, uno spettacolo così non sarebbe stato possibile portarlo in scena! Un grazie sincero a te, Domenica Tumini.
Divagazione Filastroccosa
SI ATTACCA IN SI BEMOLLE!
Lungo, largo, alto, basso,
per favore, niente fracasso!
Qui ci vuol concentrazione
non è mica una lezione.
E’ una prova generale
della musica le scale!
Per carità, che macello…
a momenti scoppia il cervello!
Finalmente è finita
resta adesso la partita,
in teatro, al cospetto
di un pubblico verdetto!
(Rosalina)