La musica strumentale: classificazione degli strumenti
La storia della nostra musica è in gran parte legata alla storia degli strumenti musicali. Grazie all’invenzione e al perfezionamento continuo di questi mezzi preziosi, è stato infatti possibile oltrepassare le possibilità della voce umana e aprire un’orizzonte sempre più vasto di risorse sonore. La
musica strumentale ha dei connotati propri, frutto di una crescita e di uno sviluppo che in gran parte sono dovuti alle conquiste della tecnologia. La grande varietà di timbri, la perfezione tecnica degli strumenti, l’esattezza di intonazione e la sonorità, hanno fatto sì che si potesse dare vita a forme e a generi sempre nuovi, al virtuosismo come alle espressioni più intime e più grandiose.
DAL MATERIALE ALLO STRUMENTO
Qualunque oggetto capace di produrre vibrazioni di frequenza percepibile dall’orecchio umano può considerarsi uno strumento musicale. A rigor di termini quindi, un elastico teso, un fischietto, una cassa di legno sono già strumenti musicali, sia pure con le loro evidenti limitazioni.
Milioni di anni or sono, i primi mezzi per fare musica furono quasi certamente le mani, i piedi, gli utensili di legno e di pietra del vivere quotidiano, gli ornamenti delle braccia e delle caviglie che risuonavano con le movenze della danza. Ai suoi primi passi, la musica strumentale non fu altro che un insieme di gesti e di suoni indefiniti intesi a produrre un effetto ritmico. D’altra parte il linguaggio della musica è fatto non solo di suoni determinati, ma anche di suoni indeterminati – i rumori. Molti strumenti del nostro repertorio tradizionale – per lo più strumenti a percussione – e persino alcuni moderni strumenti elettronici vengono appunto impiegati per produrre rumori.
Suono e rumore diventano musica in virtù del modo in cui sono coordinati organizzati, così come la pietra, il mattone, il cemento si trasformano in architettura. La natura stessa è un’ineguagliabile orchestra di suoni, rumori, silenzi e da sempre l’uomo, nel costruirsi i mezzi per "fare musica", non ha fatto che attingere da essa. Le conquiste tecnologiche hanno poi contribuito, in modo determinante, allo sviluppo di strumenti sempre più perfetti. L’evoluzione della musica strumentale – e, in senso più generale, di tutta la musica – è legata in massima parte a queste conquiste, nonché al perfezionamento continuo delle fonti sonore tradizionali.
LA CLASSIFICAZIONE
La classificazione moderna degli strumenti musicali si fonda sul sistema compilato nel 1914 da Curt Sachs e ormai adottato dai musicologi di tutto il mondo. A seconda del modo in cui viene prodotto il suono, questo sistema prevede cinque grandi categorie di strumenti:
- idiofoni: il suono è prodotto dalla messa in vibrazione di tutto il corpo dello strumento. Esso può essere ottenuto mediante percussione, pizzico, raschiamento, frizione ecc;
- membranofoni: il suono è prodotto dalla messa in vibrazione di una membrana tesa. Sono generalmente strumenti a percussione;
- cordofoni: il suono è prodotto dalla messa in vibrazione di una corda tesa. Possono essere a pizzico, a percussione, a strofinamento;
- aerofoni: il suono è prodotto dalla messa in vibrazione della colonna d’aria contenuta in un tubo. L’aria può essere sospinta nel tubo dal soffio del suonatore (strumenti a fiato) oppure da un apposito mantice (organo a canne);
- strumenti elettrici: possono essere elettromeccanici, quando il suono è prodotto in modo convenzionale da corde, barrette metalliche ecc. e amplificato o modificato elettricamente, oppure elettronici, quando il suono è prodotto direttamente dalle oscillazioni di circuiti elettronici.
Secondo l’uso corrente, gli strumenti musicali vengono generalmente classificati nel modo seguente:
- strumenti a percussione (comprendenti la quasi totalità degli idiofoni e dei membranofoni);
- strumenti a corda (comprendenti i cordofoni, con esclusione del clavicembalo e del pianoforte);
- strumenti a fiato (comprendentii gli aerofoni, con esclusione dell’organo e dell’harmonium);
- strumenti a tastiera (comprendenti clavicembalo, pianoforte, organo, celesta, harmonium);
- strumenti elettrici (comprendenti gli strumenti elettromeccanici ed elettronici).
Per praticità adotteremo nella descrizionedegli strumenti musicali la classificazione più corrente. (Romano Becatti – Emma Bisson)