Gia’ per domani… Leggere ai bambini
Nell’attuale società, con la presenza invasiva della televisione già nella prima infanzia, si sta perdendo il valore evocativo della parola.
I ritmi frenetici della vita riducono sempre più i momenti di dialogo, gli spazi ed i tempi da dedicare al bambino. Le storie spesso vengono lette
frettolosamente, in maniera quasi meccanica senza dare al momento della lettura il significato che, necessariamente, deve avere. Al giorno d’oggi i bambini ed i giovani leggono sempre meno e anche il linguaggio si sta notevolmente impoverendo. La televisione e internet ci informano in tempo reale di tutto, il mondo è saturo di immagini per cui la parola scritta sembra ormai obsoleta, ma è necessario sottolineare che, specialmente per un bambino, la parola scritta (o letta dall’adulto per i bambini piccoli) è molto di più: la parola è fantasia, creatività, immaginazione, ricerca di significato, riflessione, emozione, ritmo, sorprendente magia…
Attraverso la lettura si offre al bambino la possibilità di arricchire il suo lessico, di cogliere sonorità e ritmi del testo. Le parole e gli schemi verbali si sedimentano diventando una base importante per lo sviluppo del linguaggio, attraverso l’ascolto delle storie, il bambino evoca delle immagini mentali, crea delle relazioni, sviluppa la capacità di cogliere i nessi temporali e logici.
Il libro è prezioso anche per sviluppare la capacità di ascolto e per dilatare i tempi di attenzione. Un bambino che sa ascoltare con attenzione, attiva dei processi mentali fondamentali: recepisce ed elabora mentalmente il messaggio per ordinare le idee, seleziona le idee più importanti e le colloca in modo adeguato per comprenderle.
Per attribuire ai libri valore e significato è però necessario ritagliare degli spazi e dei tempi da dedicare alla lettura.
Si può allestire nella camera del bambino un angolo morbido (con un tappeto e qualche cuscino) con una cesta o un piccolo scaffale dove avrà sempre a disposizione i suoi libri. E’ importante scegliere i libri in base all’età del bambino. Si può iniziare fin da piccolissimi con libri morbidi, libri tattili, libri sonori, ecc. e continuare con semplici storie illustrate e fiabe. Le librerie offrono un’ampia scelta in proposito indicando la fascia di età a cui ciascun libro si rivolge.
Il primo approccio con la lettura deve essere un momento in cui si trasmette molto di più del semplice racconto, un’occasione in cui si trasmette un messaggio forte di presenza. Per questo si può prendere il bambino in braccio facendogli sentire che si sta creando un momento solo per lui, dove il tempo può rallentare lasciando spazio all’emozione. L’adulto che legge deve mostrarsi entusiasta in prima persona della storia cercando di vedere e interpretare con gli occhi del bambino le immagini e le vicende. Magari all’inizio la cosa vi farà sorridere ma poi riuscirete a meravigliarvi anche voi, assieme al vostro bambino, di fronte alla trasformazione di Cenerentola e all’arrivo al galoppo del Principe Azzurro che salverà Biancaneve.
La lettura rappresenta un momento straordinario in cui si riesce a vedere le cose con gli occhi dei bambini e, attraverso le loro espressioni di volta in volta stupite o divertite, si dimentica davvero di essere adulti!
Il vostro bambino ricorderà sempre i momenti che dedicherete alla lettura con grande piacere.
Anche il tono della voce riveste una grande importanza: l’espressività della lettura, il cambio della voce a seconda dei personaggi, gli sguardi impauriti all’arrivo della strega cattiva o contenti mentre si legge il lieto fine, contribuiscono a mantenere l’attenzione e la motivazione del bambino nei confronti della storia.
Con i bambini dai 3 ai 5 anni si possono aggiungere anche degli “effetti speciali” al racconto. Ad esempio se la storia ha come personaggio una fata si può indossare un cappello da fata ogni volta che viene pronunciata una formula magica, così per cappuccetto rosso si può indossare e far indossare al bambino un cappellino rosso; se nella storia si parla del pesciolino Arcobaleno si può mettere una bacinella di plastica con dell’acqua e far sentire il rumore dell’acqua in movimento durante il racconto.
Le tecniche di animazione alla lettura propongono l’integrazione del racconto con “effetti” sonori, costumi, immagini, ecc; ognuno con la sua fantasia può creare un “effetto” diverso per ogni storia (è importante non crearne molti perché comunque l’attenzione deve restare sulla parola, l’effetto funge solo da rinforzo).
Una volta raccontata la storia si può chiedere al bambino cosa gli è piaciuto di più, si possono guardare insieme le immagini e farsi raccontare cosa rappresentano, si può far disegnare quello che lo ha colpito di più e ancora si può drammatizzare la storia con dei burattini o interpretarla in prima persona. Il tutto sempre ed esclusivamente sottoforma di gioco senza forzare mai il bambino, ma proponendo ogni attività in modo spontaneo e coinvolgente.
La lettura fatta in questo modo diventa davvero una grande opportunità per il bambino ma anche per il genitore che, alla fine, si accorgerà di non aver sottratto del tempo ad altre cose ma di averlo guadagnato!
"Le storie – scriveva Lewis Carroll autore di Alice nel paese delle meraviglie, – sono doni d’amore" ed è questo l’atteggiamento con cui dobbiamo far incontrare il libro al bambino, come se gli dovessimo presentare un grande amico che lo accompagnerà per tutta la vita.
Divagazione Filastroccosa
LIBROTTANDO
Gioiosamente,
Tanto per fantasticare,
Un bel libro puoi sfogliare!
Guarda!!… Qui puoi immaginare!
Scopri cavalli con ali dorate
E Coccinelle di scudo bardate…
Poi vedi un serpente arcobaleno
Che mangia sale e beve fieno…
Una padella che danza con l’uovo…
Sopra un albero come un gioco.
Infine ti trovi nel mondo incantato
Di un dolce bambino dimenticato,
Che dice, vispo, allegro e sorridente:
a me piace tutta quanta la gente!
(Rosalina)