COSCIENZA E ANIMA
Coscienza è certezza. Anima è dubbio.
Coscienza è teorema. Anima è ipotesi.
Coscienza, calcolo. Anima, libertà dell’assurdo.
Coscienza, regola. Anima, diritto.
Coscienza, dolore. Anima, sofferenza.
Coscienza, uguaglianza. Anima, diversità.
Coscienza, sospetto. Anima, fiducia.
Coscienza, scontro. Anima, dialogo.
Coscienza, oligarchia. Anima, democrazia.
Coscienza, muro. Anima, cittadinanza.
Coscienza, castigo. Anima, indulgenza.
Coscienza, divisione. Anima, unione.
Coscienza, ostinazione. Anima, accettazione.
Coscienza, disagio. Anima, armonia.
Coscienza, chiusura. Anima, comprensione.
Coscienza, legare. Anima, sciogliere.
Coscienza, TOGLIERE. Anima, DARE.
Coscienza e Anima sono in continuo conflitto. Possono andare a braccetto, secondo il mio modesto parere, solo quando si ammette che l’anima esiste. L’anima fa paura, perchè riserva sorprese inaspettate e destabilizza le cosiddette certezze che la ragione, attraverso la coscienza, presenta su un piatto, sempre d’argento. L’anima ha infiniti percorsi, continui bivi da decifrare e individuare. La sfida è sempre con se stessi, ammettendo che, la coscienza, ha bisogno dell’anima per spiegare o riconoscere quello che essa non riesce a concepire. La sofferenza o l’armonia, per esempio, non è vero che si distinguono, si digeriscono, si sublimano, con le ragioni della coscienza, ma con le ragioni dell’anima. Quali sono le ragioni dell’anima? Una sola: cuore. Non sentiremmo dolore, ma nemmeno la fiducia e nenche la libertà, senza cuore. E, senza l’anima, le domande, il trovare se stessi, l’inquietudine, quello che manca, non avrebbero senso di cittadinanza. (Rosalina)