Dentro le stagioni
A primavera inoltrata si rinfresca la casa, si riaprono finestre, si lascia entrare il tepore dei raggi solari fra le mura ingrigite e intristite dal freddo invernale. Ad un armadio 4 stagioni si spalancano le ante, lasciando che un fresco zefiro penetri fra tessuti ed indumenti. C’è di tutto. Antichi pizzi ingialliti dalle tante stagioni passate ripiegate in un angolo, abiti moderni, capi di biancheria, sovraindumenti per il freddo, delicate e leggere camicette, vestiti usati una volta sola, Qualche decorativa scatola con oggetti delle più varie fogge e grandezze. Ogni elemento ha una storia, un pensiero, un ricordo. Riordinare non è facile. Ci sono due fattori importanti da considerare, non si eliminano cose, a caso. C’è il tempo, ma non è fondamentale, un maglietta carina va sempre bene. Un abito elegante, indossato per un momento importante, resta lì. Un completo sportivo, passepartout per una infinità di occasioni, è una buona soluzione, all’occorrenza è l’abbigliamento più veloce e di sicuro appel. Sciarpine glamour di ogni colore, da indossare ad ogni evenienza, per fare pendant e dare un tocco chic.
Comunque tutto quello che sa di stantio, se si deve rinfrescare, va eliminato.
Poi c’è la qualità e questa si che fa la differenza. Tolto l’inservibile, il deja vu, i macchiati, la qualità è l’elemento prioritario. La qualità va distinta per i modelli di abito, per i colori, per i tessuti. Il tessuto è l’essenziale della qualità. Quanto più il tessuto è pregiato, più va protetto. Così al termine della cernita, all’interno dell’armadio a 4 stagioni, resta solo ciò che serve veramente.
Divagazioni poetiche
VELLUTO
Velluto,
Morbido tessuto.
Nero, elegante.
Rosso, provocante.
Giallo… come oro.
Verde, racchiude un tesoro.
Bianco, neve senza rumore.
Blu, della notte il sapore.
Arancio, gioioso e solare.
Viola, tenero crepuscolare.
Azzurro e pensi al mare…
Velluto da accarezzare.
(Rosalina)