Eureka: chi cerca, trova!
Siracusa. II secolo A.C. «Eureka! Eureka»! Chi grida è uno scienziato strampalato mentre corre nudo verso casa. Pochi secondi prima era immerso nella vasca da bagno e nei suoi problemi teorici quando la lampadina cerebrale, comunque sempre accesa, illumina lo spostamento di acqua provocato dal corpo immerso nella tinozza:
aveva trovato la soluzione al rompicapo del re e scoperto il principio di fisica che avrebbe rivoluzionato la scienza.
Si dice che fosse sempre tra le nuvole e dimenticasse spesso di mangiare. Si dice che annotasse tutti i dati sul suo corpo, con la punta del dito intinta di olio. Si dice che come lui non ce ne sono stati…come Archimede.
New York. Anno 1848. «Eureka… a prose poem». Chi scrive è un poeta di Boston seduto alla sua scrivania, in chissà quale stanza di quale edificio della Grande Mela. Il giorno precedente aveva composto l’ultima pagina di quella che sarebbe stata consacrata come la sua opera più originale ed ora si apprestava a darle un titolo, un nome che avrebbero di lì in avanti associato al primo esempio di letteratura fantascientifica.
Si dice che fosse un folle incompreso ma bonario. Si dice che abbia inventato il genere poliziesco anticipando Conan e il suo Holmes. Si dice che sia stato il poeta della relatività…lui, Edgar Allan Poe.
Centro Nasa. Anni 90. «Eureka 5261». Chi parla è uno sconosciuto tra gli astrofisici di non si sa quale nazione e provenienza. Da mesi osserva quella massa di infinito che ci sovrasta e che chiamiamo Universo e il suo abitante più timido, quello dal rossore che non passa inosservato, quando d’improvviso lo vede, lassù, quel corpo celeste tanto cercato, che gravita: aveva scoperto il primo asteroide troiano di Marte.
Non si dice nulla su costui. Non si dice chi sia, il suo nome. Non si dice, ma si sa…si sa che sia stato qualcuno.
Accademia Ars Antiqua. Maggio 2010. «Eureka: la giusta risposta ai tuoi interrogativi e alle tue interrogazioni». Così recita lo slogan di una nuova iniziativa: uno sportello didattico attivo nelle ore pomeridiane dal lunedì al venerdì e aperto a tutti i ragazzi alle prese con gli antipatici rompicapo dei banchi di scuola, media e superiore. Per quelli per cui il verbo studiare è coniugato al futuro o il latino non è repetita iuvant e per gli altri per i quali Garibaldi ha mancato l’incontro col Re o Nevada, California e Florida non sono mai Stati Uniti, insegnanti giovani e qualificati offrono la propria disponibilità e competenza per ritrovare il Filo di Arianna e fare bilanciare i voti di registro.
Eureka è la risposta al punto interrogativo dai tempi antichi ai giorni nostri: è l’espressione di chi “ha trovato”, che sia il peso specifico di un corpo o una teoria di cosmologia; che sia un asteroide marziano o un ripasso di studio e una ripetizione di concetti.
Da Archimede allo sconosciuto scienziato della Nasa, passando per Poe, fino allo studente della Ciampoli, di un Liceo o dello Spaventa, un sottile filo rosso lega tra loro le storie di ciascuno: tutti con in mano un Cubo di Rubik e ognuno alla ricerca della soluzione al proprio rompicapo!